Gaza, bombe sulla chiesa: “Morta un’operatrice Caritas”

La sala adiacente alla chiesa di San Porfirio ospitava più di 400 persone, tra i quali 5 operatori di Caritas Gerusalemme: il bilancio ammonterebbe a 11 morti

Gaza
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Emergono nuovi dettagli nel bilancio delle vittime provocate dal bombardamento che ha coinvolto la chiesa ortodossa di San Porfirio, a Gaza. Caritas Gerusalemme ha riferito della morte di un’operatrice assieme alla sua famiglia, oltre che a quella di sua sorella.

Almeno 11 morti in chiesa

“La notte scorsa è stata colpita la sala adiacente alla chiesa di San Porfirio a Gaza, che offriva rifugio a 411 persone. Tra queste c’erano 5 membri dello staff di Caritas Gerusalemme, insieme alle loro famiglie. Viola, una tecnica di laboratorio di Caritas Gerusalemme di 26 anni, è stata uccisa insieme al suo bambino e al marito. Tra le vittime ci sono anche la sorella di Viola e i suoi due figli. Al momento in cui scriviamo il bilancio ammonta a 11 morti, con decine di altri feriti. Purtroppo, si prevede che nel corso delle ore i numeri aumenteranno”. Lo riferisce Caritas Gerusalemme.

La condanna iraniana

“Il bombardamento della storica chiesa di San Porfirio a Gaza, dove si rifugiavano donne e bambini, è l’ultimo crimine del regime dell’apartheid”. Lo scrive su X il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian. “Il comportamento brutale di questo regime odioso, nella profanazione delle religioni e nell’attacco al patrimonio storico e culturale umano – continua – è simile a quello dei gruppi terroristici e dell’Isis”.

Fonte: Ansa