Francesco scrive ai 30mila giovani di Taizè riuniti a Praga

Da ieri decine di migliaia di giovani hanno invaso la città di Praga per l’incontro preparato dalla Comunità Taizè in occasione della nuova tappa del “pellegrinaggio di fiducia sulla terra”, iniziato da frère Roger, alla fine degli anni 70. La città delle mille torri e dei campanili riunirà ragazzi ortodossi, cattolici e protestanti e a tutti loro Papa Francesco ha rivolto alcune parole: “Attraverso lo Spirito di Dio, che abita in voi – scrive ai giovani – Cristo vi dona di essere sale della terra, perché vuole ridare al mondo il suo vero sapore” attraverso la “scoperta della bellezza della comunione” con Dio e tra i fratelli.

Nel 1990, quando le macerie del Muro di Berlino erano ancora a terra, il pellegrinaggio di Taizé faceva tappa nell’allora Cecoslovacchia. Venticinque anni dopo, “nel momento in cui la Repubblica Ceca festeggia i 25 anni del suo ritorno alla democrazia, non dimenticate nella vostra preghiera – scrive Francesco– i martiri e coloro che manifestavano la loro fede, uomini e donne di buona volontà che hanno permesso, attraverso il dono gratuito di se stessi, talvolta a prezzo di grandi sofferenze, che il loro Paese ritrovasse un cammino di libertà. Anche voi – prosegue Bergoglio – siete invitati ad aprire cammini di libertà donando voi stessi con la disponibilità di Maria di Nazareth, quando ha accolto dentro di sé la vita del Figlio di Dio. È questa vita che deve svilupparsi anche in voi”.

Nel suo discorso ai 30mila ragazzi che in questi giorni affollano Praga, il Papa ha voluto ricordare che la testimonianza nasce dall’accogliere Gesù nella propria vita. Francesco cita una sua espressione dell’ Evangelii Gaudium, quella in cui tratteggia i giovani come “viandanti della fede” e “felici di portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza, in ogni angolo della terra!”.