L’episcopato a difesa del creato. “Stop alle attività minerarie distruttive”

Cura della "Casa comune" a Davao orientale affinché sia "zona libera dalla sfruttamento minerario"

creato

Nelle Filippine i vescovi si mobilitano a salvaguardia del creato. Ogni cattolico, in coscienza, è esortato dall’episcopato della popolosa nazione asiatica a ricordare l’enciclica Laudato si’. Papa Francesco promuove “la cura della Casa comune“. Quindi i credenti “non possono approvare l’operazione di distruzione del nostro territorio per logiche di profitto”. Padre Alfe Alimbon è il direttore delle Comunicazioni sociali nella diocesi di Mati. Sull’isola di Mindanao, nelle Filippine meridionali. L’agenzia missionaria vaticana Fides pubblica la petizione “green”. La Chiesa locale chiede di fermare i progetti di estrazione mineraria nel territorio. Alla dichiarazione della diocesi di Mati aderiscono fedeli, accademici e studenti delle altre diocesi della provincia di Davao orientale. E cioè Davao, Digos e Tagum.creato

A difesa del creato

Rappresentanti politici, membri della società civile e delle comunità ecclesiali si rivolgono al governo. Chiedendo di dichiarare tutta la provincia di Davao orientale “zona libera dallo sfruttamento minerario“. L’iniziativa è partita dopo l’ufficializzazione dei piani di un gigante minerario. Asiaticus Management Corporation (AMCOR), infatti,  ha annunciato di perseguire il suo progetto di estrazione di nichel. Nella località di Pujada Bay. La petizione della diocesi è stata diffusa nelle università e nelle scuole. L’obiettivo è tutelare la catena montuosa di Hamiguita. E il suo vasto parco naturalistico di fama mondiale, patrimonio dell’Unesco.  In pericolo perché circondato da operatori minerari su larga scala. Un anno fa le operazioni di scavo del terreno hanno provocato un forte smottamento e interramento del sistema fluviale. Distruggendo una vasta area di territorio destinata alla coltivazione di riso nella città di Banaybanay.