A Caserta una casa per i clochard. L’esempio di Madre Teresa di Calcutta

Caritas della diocesi di Caserta, accordo con il comune per realizzare un centro di prima accoglienza per i senza fissa dimora

Clochard

Una casa per i clochard. Un alloggio per chi non ha un tetto. Don Antonello Giannotti è il direttore della Caritas diocesana di Caserta. E ha firmato con il sindaco di Caserta, Carlo Marino un “patto di collaborazione”. Per la riqualificazione e la gestione di un immobile di proprietà comunale. In via Domenico Mondo. Alle spalle della stazione ferroviaria. Al termine di un’opera di riqualificazione, il centro fornirà ai clochard un’accoglienza a 360 gradi . Dai servizi essenziali fino all’assistenza psicologica. Sempre nel rispetto della dignità della persona. Come viene spiegato in un post rilanciato sulle pagine Facebook della Caritas diocesana. E del comune di Caserta.Clochard

Al servizio dei clochard

“Offriremo un servizio umile. Generoso. Ricco soprattutto di tanta tenerezza– sottolinea al Sir don Antonello Giannotti-. Queste persone sono segnate spesso da vicende personali molto tristi. Non hanno bisogno solo di un pasto. Di una doccia. O di un letto. Madre Teresa diceva che tante persone muoiono per mancanza di pane. Ma molte di più muoiono per mancanza d’amore”. E aggiunge il direttore della Caritas diocesana: “Si conclude un percorso cominciato negli anni scorsi. Con la ricerca di strutture idonee a realizzare un centro di prima accoglienza. Per i senza fissa dimora. Ora il Commune ha messo a disposizione un immobile per concretizzare il nostro progetto”.Clochard

Gestione

La struttura sarà gestita dalla Caritas diocesana. Su richiesta e per volontà del vescovo di Caserta, monsignor Pietro Lagnese. Anche in collaborazione con altre associazioni. E nel solco di quanto già sperimentato in un’altra struttura comunale. Gestita nella stessa zona dall’associazione “L’Angelo degli Ultimi“.