L’alluvione è finita, l’emergenza no. Mobilitazione della Chiesa in Romagna

Dalla Caritas deumidificatori per gli alluvionati a Ravenna In comodato d'uso gratuito a Fornace e Villanova

Chiesa
Chiesa emiliano-romagnola in prima linea nella solidarietà post-catastrofe naturale.  Proseguono ogni giorno le intense attività della Caritas diocesana di Faenza a sostegno delle persone colpite dall’alluvione. A un mese dagli eventi drammatici del 16 maggio, come sottolineato al Sir anche dal vescovo monsignor Mario Toso, l’attenzione nel fornire aiuti materiali e nell’essere a fianco dei più bisognosi continua a essere massima. Un impegno che la Caritas faentina non sta portando avanti da sola, ma facendo rete con altre realtà diocesane del territorio. In primis gli scout dell’Agesci e con i giovani dell’Operazione Mato Grosso. Un segnale concreto di una “Chiesa unita e che, dal basso, porta avanti il proprio cammino sinodale nel segno della comunione e della fraternità. Per rispondere ai bisogni delle persone, ogni associazione o movimento con il proprio carisma”. Il Centro operativo è allestito nella parrocchia di San Domenico a Faenza che dal 27 maggio, per più di dieci giorni, ha accolto gli studenti di 31 classi dell’Istituto tecnico Oriani di Faenza. I ragazzi in particolare si sono resi disponibili e partecipi nella preparazione di kit di prodotti per l’igiene, per le pulizie e di alimenti, da distribuire alla gente alluvionata del territorio. Chiesa

Chiesa pro-alluvionati

Al Centro san Domenico sono confluiti scout e volontari da tutta Italia, molti dalla Caritas Ambrosiana di Milano. Fondamentale il supporto dato in termini di mezzi messi a disposizione. Idropulitrici elettriche e a benzina, deumidificatori, generatori, aspiratori, riscaldatori, prodotti per le pulizie, stivali, badili, stampante, scaffalature, tubi e cartoni. La vicinanza di Caritas Italiana ha portato alla visita a Faenza, il 29 maggio scorso, del direttore nazionale don Marco Pagniello. Non sono mancate poi donazioni di prodotti, stoccati nella parrocchia di San Domenico, da parte di singoli, gruppi, ma anche tante aziende che la Caritas ringrazia per la pronta disponibilità. Tramite Caritas, continua poi la raccolta fondi della Diocesi di Faenza-Modigliana per fronteggiare l’emergenza. Infine la Caritas di Faenza comunica che c’è ancora necessità di volontari. La Caritas raccoglie adesioni di associazioni o parrocchie che portino gruppi di volontari. Sia per compiti di pulizia e ripristino delle abitazioni. Sia per mansioni meno faticose (logistica, segreteria, front office, sistemazione del magazzino).

Centri di aiuto

A un mese dalla alluvione che ha colpito gran parte della Romagna, la Caritas diocesana di Ravenna-Cervia prosegue con interventi sul territorio, con due centri d’ascolto attivati nelle parrocchie di Fornace Zarattini e Villanova di Ravenna (dal martedì al venerdì, mattina e pomeriggio) oltre che con le attività di distribuzione di generi alimentari e prodotti per la pulizia alle persone che hanno riportato maggiori danni. E’ possibile inoltre compilare un modulo per la richiesta di supporto all’acquisto di elettrodomestici. I due centri chiuderanno a fine mese. In seguito per ricevere ulteriore supporto, occorrerà chiamare il centro d’ascolto diocesano. Da ultimo – si legge in una nota – nei giorni scorsi la Caritas Ambrosiana della diocesi di Milano ha consegnato alla delegazione Caritas dell’Emilia-Romagna deumidificatori professionali per le diocesi più colpite. La Caritas di Ravenna-Cervia ha iniziato la distribuzione alle famiglie di Fornace Zarattini e Villanova di Ravenna in comodato d’uso gratuito.