Il dolore della Chiesa brasiliana per la cattiva gestione della pandemia

Sabato è prevista una messa a Rio di Janeiro, mentre tutte le diocesi saranno invitate a suonare le campane alle 15, l'ora della Misericordia

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Sos della Chiesa. Covid: quasi 500mila morti, la preghiera della Chiesa e le proteste per la cattiva gestione della pandemia. Tra negazionismi dei propri vertici istituzioni e inefficienze sanitarie, il Brasile non ha offerto un buon esempio di gestione della pandemia. Il Brasile si avvicina al tragico traguardo di 500 mila persone vittime del nuovo coronavirus. In questo contesto di dolore e di bisogno di speranza e conforto, interviene la Chiesa. La Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb) prepara preghiere, omaggi e mobilitazioni sociali. Per ricordare i tanti brasiliani morti. E per sottolineare il messaggio che “ogni vita conta”. Sabato è prevista una messa a Rio di Janeiro. Mentre tutte le diocesi saranno invitate a suonare le campane alle 15, l’ora della Misericordia.

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Decessi da coronavirus in Brasile

Chiesa in lacrime

La messa sarà presieduta da monsignor Joel Portella Amado. L’ausiliare dell’arcidiocesi di Rio di Janeiro afferma: “E’ un atto di solidarietà. Di speranza. Di impegno. Per cercare di rendere un po’ migliore il Brasile”. Aggiunge il vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Belo Horizonte, Vicente de Paula Ferreira: “Liberaci, Signore, dal malgoverno della morte. È troppo pesante”. Monsignor Vicente de Paula Ferreira consegue un dottorato in Scienze della Religione. All’Università Federale di Juiz de Fora (UFJF). Un post-dottorato in Teologia alla Facoltà di Filosofia e Teologia dei Gesuiti (FAJE). E’ stato molto vicino alle comunità della zona al tempo della tragedia di Brumadinho. Quando si ruppe la diga di Córrego do Feijão che provocò centinaia di vittime.