Covid in Brasile: quadruplicate morti di ventenni a San Paolo

La situazione in Brasile si aggrava sempre di più. La Cina dona allo Stato dei kit per l'intubazione con sedativi

Si aggrava sempre di più la situazione in Brasile a causa della pandemia da coronavirus che sta flagellando il Paese. Nei giorni scorsi un’infermiera di Rio de Janeiro aveva segnalato l’improvvisa scarsità di sedativi nell’ospedale in cui lavora, costringendo così i medici a dover intubare le persone da sveglie, legando le loro mani.

Le morti dei ventenni

Anche nello stato di San Paolo la situazione è molto grave. Infatti, il numero dei ventenni morti a causa del Coronavirus sì è quadruplicato da febbraio a marzo 2021. E’ quanto rivela il ministero della Salute, spiegando che i giovani nella fascia di età tra i 20 e i 29 anni sono passati da 52 nel mese di febbraio a 202 a marzo. Il numero dei decessi, in quello che è lo stato più ricco e avanzato del Brasile, supera quello registrato complessivamente nei cinque mesi precedenti: 186.

L’andamento della pandemia in Brasile

Il Consiglio nazionale delle segreterie di salute (Conass) ha comunicato che nelle ultime 24 ore il Brasile ha registrato 3.305 morti per Covid-19 e 85.774 contagi. Il bilancio, dall’inizio della pandemia sale a 368.749 vittime a fronte di 13.832.455 casi accertati.

La solidarietà della Cina

Per sopperire alle carenze di sedativi nel Paese, la Cina ha inviato 2,3 milioni di kit per l’intubazione dei pazienti. Un areo proveniente dalla Cina è atterrato la notte scorsa a San Paolo con vari lotti dei kit. L’Associazione brasiliana di terapia intensiva (Amib) ha sostenuto che i kit arrivati ieri risolveranno il problema a breve termine, ma che ne occorreranno molti di più per alleviare la situazione critica del Paese. “Se mancano questi farmaci, le sale di terapia intensiva devono smettere di funzionare, perché non è possibile intubare i pazienti senza kit”, ha affermato Susanna Lobo per conto di Amib.