TORINO: 21ENNE AGGREDITO E PICCHIATO SUL BUS PERCHE’ OMOSESSUALE

Una brutale aggressione nei confronti di un ragazzo omosessuale. Il fatto è avvenuto a Torino nelle prime ore del mattino, quando una giovane coppia di ragazzi tornava a casa dopo una serata in un locale. I due si trovavano sul Nightbutster 15 (un pullman notturno) e stavano chiacchierando della nottata trascorsa in discoteca quando sono stati avvicinati da alcuni coetanei che hanno chiesto loro de fossero gay. “Pensavo stessero scherzando e ho fatto anche una battuta per sdrammatizzare” ha ricordato la vittima che aveva risposto in maniera affermativa al quesito. Dopo qualche minuto di calma apparente sono iniziati gli insulti e, all’altezza della fermata Politecnico, l’aggressione nei confronti di Stefano, colpito con un pugno da un ragazzo che è subito sceso dal bus. Nessuno ha alzato un dito ne è riuscito a inseguire l’assalitore che si è dileguato. Ma ai due ragazzi sono arrivati gli attestati di solidarietà da parte degli altri passeggeri che hanno subito stigmatizzato il gesto. Stefano è andato al pronto soccorso con un occhio nero e ha ottenuto 7 giorni di prognosi.

Il 21enne ha raccontato i fatti sia in Questura sia al Gay Help Line. “Voglio denunciare questa aggressione per mettere in luce che il problema dell’omofobia esiste ed è visibile a tutti – ha commentato la vittima  -. Non potete nemmeno lontanamente capire quanto sia stato umiliante dirlo a mia madre o quanto abbia sofferto nel vedere il mio ragazzo in agitazione. Gli eterosessuali non possono nemmeno lontanamente percepire quanto sia difficile essere gay in Italia”. La violenza è sempre deprecabile, quando poi vi si ricorre per affermare le proprie idee o discriminare gli altri diventa ancora più grave.