Sapone in bocca per le bestemmie a scuola

[cml_media_alt id='7697']condotta[/cml_media_alt]Qualche generazione fa agli studenti che osavano usare termini inappropriati come le bestemmie, si minacciava di lavare loro la bocca con il sapone da bucato o con l’aceto. Analoga punizione, pochi giorni fa, si sarebbe consumata in una scuola materna con sede a Ravenna, ai danni di un bambino particolarmente indisciplinato a cui la maestra avrebbe infilato in bocca del sapone. Una vicenda di tempo addietro su cui attualmente indaga la Procura, partita dai racconti del bambino che, al suo ingresso nella nuova scuola elementare, avrebbe palesato il suo timore di ricevere punizioni simili a quelle ricevute durante la frequentazione della scuola materna. Durante l’incidente probatorio di martedì scorso, avvenuto in ambiente protetto e alla presenza di due psichiatri infantili, il bambino, precedentemente sentito in Questura, avrebbe confessato di aver subito tirate di orecchie e capelli, spinte e strattonate e persino di essere stato messo in castigo nello stanzino come in una cella di isolamento.

La donna, che dovrà rispondere alle accuse di maltrattamenti aggravati e sequestro di persona nella prima udienza in corso innanzi al Gup Rosella Materia, si dichiara estranea alle accuse mosse, negando di avere picchiato il piccolo alunno sebbene lo descriva molto problematico e ribelle e anche la scuola dipinge dell’indagata, un ritratto dalla condotta seria e professionale. Si dovrà attendere metà dicembre per la pronuncia del Gup, dopo che si valuterà con la deposizione dei Ctp (consulenti di parte) l’attendibilità del racconto del bambino.