Villanacci a In Terris: “Inutile insistere sull’eliminazione dell’obbligo del pos”

"Può piacere o meno, ma in futuro il pagamento elettronico anche per le piccole somme sarà la normalità per tutti": il commento a Interris.it del professor Villanacci sull'utilizzo del Pos

“Non ha senso insistere ad ogni costo sull’eliminazione dell’obbligo del pos poiché ciò implicherebbe un contrasto con l’Europa ed il conseguente rischio della mancata erogazione dei fondi del PNRR posto che, come è noto, la Commissione Europea è ferma nel ritenere che il cittadino debba essere libero di scegliere tra il pagamento in contanti e quello elettronico”.

Così a Interris.it il professor Gerardo Villanacci – Professore ordinario di Diritto privato all’Università di Ancona e docente della Scuola Nazionale di Pubblica Amministrazione Roma in merito all’eliminazione, nella Legge di Bilancio, della soglia dei 60 euro per l’utilizzo del Pos.

“La legge di Bilancio è ancora all’esame del Parlamento – specifica il professor Villanacci – tuttavia si può supporre che l’obbligo dell’utilizzo del pos verrà verosimilmente confermato o quantomeno ridimensionato di gran lunga rispetto ai previsti 60 euro”.

Nel riquadro piccolo: il professor Gerardo Villanacci

L’intervista al professor Gerardo Villanacci sul Pos

Quali armi ha il Governo per tutelare i commercianti dall’onere dovuto dall’obbligo del pos?

“Premesso che, per onestà intellettuale, bisogna dire che le commissioni a carico degli esercenti sono in larga misura molto esigue, soprattutto per le piccole spese, è comunque legittimo che quest’ultimi invochino una totale esenzione a loro carico di tale onere. A questo proposito il governo potrebbe intervenire con la leva fiscale, oppure favorendo convenzioni con gli istituti bancari affinché, come in alcuni casi avviene già oggi, rinuncino alle commissioni quantomeno per le piccole spese”.

E’ possibile che l’innalzamento del tetto del contante favorisca l’evasione o il riciclaggio?

“Esistono soltanto due sistemi di pagamento: quello in contante oppure elettronico. È nelle cose che l’utilizzo del contante favorisca o, per meglio dire, possa favorire sia l’evasione che il riciclaggio. Tuttavia bisogna essere realisti e riconoscere che in molti casi utilizzare moneta contante è essenziale per le persone che, sia per ragioni di età che per mancanza di alfabetizzazione, non sono in grado di usare la moneta elettronica. Inoltre, senza volere sottovalutare il fenomeno, è evidente che le gravi problematiche dell’evasione o del riciclaggio non possono essere risolte unicamente contrastando gli strumenti di pagamento, essendo prima di tutto necessario, direi indifferibile, un intervento culturale di base”.

In che modo?

“Prendendo in considerazione la possibilità di insegnare, già a partire dalle scuole primarie, le modalità di pagamento e le ragioni per le quali l’onestà è di gran lunga più vantaggiosa della disonestà”.

Quale futuro ci aspetta per i pagamenti elettronici delle piccole somme?

“Il progresso è un fiume, il cui corso potrebbe essere deviato ma non certo interrotto. Può piacere o meno, ma in futuro il pagamento elettronico anche delle piccole somme sarà la normalità per tutti”.