Ucraina: violenti combattimenti per il centro di Bakhmut

La guerra in Ucraina giunge al 383esimo giorno. Nelle ultime 24 ore le forze ucraine hanno respinto 102 attacchi russi

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Kiev. Foto di Andrzej da Pixabay

La guerra in Ucraina giunge al 383esimo giorno. Nelle ultime 24 ore le forze ucraine hanno respinto 102 attacchi russi nelle direzioni di Limansk, Bakhmut, Avdiivka, Maryinka e Shakhtarsk, dove le truppe di Mosca continuano le operazioni offensive nonostante le forti perdite: lo ha reso noto lo Stato Maggiore dell’esercito di Kiev nel suo rapporto quotidiano sulla situazione al fronte.

Violenti combattimenti per il centro di Bakhmut

Violenti combattimenti” con le forze russe sono in corso per il centro di Bakhmut, nell’Ucraina orientale. Lo afferma il comandante delle truppe di terra di Kiev e le informazioni sono state confermate anche da parte russa.

I russi “attaccano da più direzioni” per “avanzare verso i distretti centrali”, ha detto il comandante Syrsky, citato dall’ufficio stampa dell’esercito. “Tutti i tentativi del nemico di catturare la città vengono respinti da artiglieria, carri armati e altra potenza di fuoco. La difesa della fortezza continua!”, ha sottolineato Sirsky.

“Più siamo vicini al centro della città, più violenti sono i combattimenti”, ha aggiunto Yevgeny Prigozhin, capo del gruppo Wagner.

Isw: “Wagner mandati a morire a Bakhmut, colpo a Prigozhin”

Il Ministero della Difesa russo sta mandando a morire a Bakhmut i mercenari Wagner nel tentativo di indebolire il suo fondatore Yevgeny Prigozhin e far deragliare le sue ambizioni per una maggiore influenza sul Cremlino. Lo scrive nella sua analisi l’Institute for Study of War (ISW) spiegando che Prigozhin ha sopravvalutato la fiducia di Putin nelle sue forze paramilitari.

Non solo: le ambizioni politico-militari di Prigozhin hanno probabilmente allarmato il presidente russo, il quale ha visto come una minaccia l’aggressiva autopromozione di Prigozhin a spese di altri: il ministro Shoigu e il capo di Stato maggiore Gerasimov.

Secondo l’Isw, “é improbabile che Prigozhin riconquisti il favore di Putin nella stessa misura in cui lo aveva tra il maggio e l’ottobre 2022. Funzionari del Cremlino che hanno chiesto l’anonimato hanno dichiarato che Putin sta stringendo sempre di più la sua cerchia ristretta ed è improbabile che dia a Prigozhin i vantaggi che aveva un tempo, indipendentemente dalla gravità dei fallimenti militari russi in prima linea”. Mentre, “il ministero della Difesa russo apparentemente conserva ancora il favore di Putin nonostante i devastanti fallimenti militari intorno a Vuhledar all’inizio di febbraio“.

Il think tank statunitense riferisce poi che “il Cremlino sta creando nuove formazioni armate, probabilmente nel tentativo di sostituire Wagner e, al contempo, di mantenere un contrappeso al ministero della Difesa russo”.

“La caduta in disgrazia di Prigozhin probabilmente spaventerà altri funzionari del Cremlino, come Kadyrov, spingendoli a ridimensionare le loro ambizioni per evitare di subire la sorte di Prigozhin. Putin probabilmente non ha ancora deciso se risparmierà Prigozhin, e il destino di Wagner dipende probabilmente dalla capacità del suo capo di convincere il Cremlino della sua lealtà”. Per Isw, “il conflitto tra il ministero della Difesa russo e Wagner dimostra che diverse parti della cerchia ristretta di Putin sono in competizione tra loro in giochi potenzialmente a somma zero che non favoriscono gli obiettivi generali di Putin, il quale ha usato Wagner per proteggere il suo regime dagli effetti della mobilitazione sulla popolazione della Federazione, che continua a inibire i suoi sforzi bellici in Ucraina”.

Fonte: Ansa