Ucraina: raid aerei su Kiev e Odessa, danni al porto

Kiev e in un certo numero di regioni dell'Ucraina è stato diffuso nella notte un allarme aereo, esteso poi a tutta l'Ucraina. Bombardato il porto di Odessa

Il porto di Odessa, sul Mar Nero, in Ucraina. Foto di Aliaksei Lepik su Unsplash

La guerra in Ucraina giunge al giorno 460. A Kiev e in un certo numero di regioni dell’Ucraina è stato diffuso nella notte un allarme aereo, esteso poi a tutta l’Ucraina. Lo riferiscono i media ucraini citando i sistemi di monitoraggio e segnalando la minaccia di un attacco con droni d’attacco del tipo Sahed, e il decollo dalla Russia di aerei che trasportano missili. Poco dopo si sono registrati attacchi in varie città.

Nella notte raid aerei su Odessa, danni al porto

La scorsa notte la città portuale ucraina di Odessa, sul Mar Nero, è stata obiettivo di raid aerei, probabilmente con droni e si riportano danni al porto, infrastruttura fondamentale per l’export di grano ucraino: lo scrive in un bollettino diramato in piena notte l’agenzia ucraina Unian, che invita la popolazione a restare nei rifugi e a non effettuare riprese per non svelare al nemico le posizioni dell’antiaerea. L’agenzia parla di esplosioni udite. Non ci sarebbero feriti. Questa mattina Ukrinform scrive che detriti incendiati di un drone russo di fabbricazione iraniana ‘Shahed’ abbattuto sono caduti sulle strutture del porto.

Kiev: “Ieri aviazione ha attaccato 15 obiettivi russi in Ucraina”

Nella giornata di domenica l’aviazione ucraina ha compiuto 15 attacchi contro postazioni, “concentrazioni di personale militare”, batterie di missili antiaerei, unità di artiglieria e depositi di munizioni russi in territorio ucraino: è quanto afferma lo stato maggiore ucraino nel suo briefing mattutino, citato dai media ucraini, fra cui Ukrinform. In particolare, secondo i militari di Kiev, sono stati colpiti un complesso missilistico antiaereo di S-300 e uno di Tor, 6 punti di controllo, una “stazione per la guerra elettronica”, un’unità di artiglieria in posizione di tiro e un deposito di munizioni dei russi.

Kiev: “16.226 i bimbi deportati in Russia, solo 300 tornati”

Secondo il governo ucraino, dall’inizio dell’invasione russa sono in totale 16.226 i bambini ucraini che sono stati deportati in Russia, dei quali solo 300 sono stati riportati alle loro famiglie o comunque in patria, mentre in totale quelli che sono stati localizzati sono 10.513. Lo scrive il Guardian, che oggi dedica a questa vicenda un reportage, che descrive la paura rivelata da alcune piccole vittime di queste deportazioni riportate in Ucraina. L’articolo parla anche di famiglie russe che hanno cercato di nascondere la presenza di un bimbo ucraino per non farselo portare via, rischiando di perdere i sussidi governativi.

Allarme aereo a Kiev, udite forti esplosioni

Dopo l’attacco di questa notte, nuove forti esplosioni si possono udire a Kiev, dove l’allarme aereo è scattato intorno alle 11 locali (le 10 in Italia). Le autorità della città hanno riferito che la difesa aerea è in azione. “Nel distretto di Obolonsky, sono caduti frammenti di razzi sulla carreggiata. Tutti i servizi vengono inviati sul posto”. Ne dà notizia il sindaco di Kiev Vitali Klitschko su telegram.

Fonte: Ansa