Rientrati gli italiani da Kabul. Draghi: “Al lavoro con Ue per soluzione umanitaria”

C'è anche l'ambasciatore italiano a Kabul, Vittorio Sandalli, tra i diplomatici atterrati all'aeroporto di Fiumicino. Johnson chiede un vertice G7

L’aereo Kc767 dell’Aeronautica Militare con 74 persone a bordo proveniente da Kabul è atterrato a Fiumicino questo pomeriggio, 16 agosto, alle 14.28. Lo riporta Rai News.

Sull’aereo personale dell’ambasciata, viaggiavano sia gli italiani che si trovavano in Afghanistan sia una ventina di ex collaboratori afghani – con mogli e figli al seguito – a rischio ritorsioni se fossero rimasti in patria. E’ il primo volo del ponte aereo messo a punto dalla Difesa per evacuare i connazionali dall’Afghanistan.

Rientrato l’ambasciatore italiano Sandalli

C’è anche l’ambasciatore italiano a Kabul, Vittorio Sandalli, tra i diplomatici atterrati all’aeroporto di Fiumicino insieme agli ex collaboratori afghani che, effettuati i test anti Covid, saranno fatti salire su un pullman diretto nella base logistica dell’Esercito a Roccaraso, che già ha ospitato un gruppo di afghani atterrati nelle scorse settimane.

Il volo – spiega una nota congiunta dei ministeri degli Esteri e della Difesa – partito nella giornata di ieri, “rientra nel piano per riportare in patria il personale dell’ambasciata italiana e nell’operazione “Aquila Omnia” per portare in Italia gli ex collaboratori afgani con le loro famiglie. Piano e operazione pianificati e diretti dal Comando operativo di vertice interforze (COVI), comandato dal generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, ed eseguito dal Joint Force Headquarter (JFHQ), elemento operativo del COVI con la collaborazione per la prima accoglienza e il supporto sanitario della Croce rossa italiana”.

Draghi: “Italia al lavoro con Ue per soluzione umanitaria”

Sulla crisi afgana è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, spiegando che “l’impegno dell’Italia è proteggere i cittadini afghani che hanno collaborato con la nostra missione e l’Italia è al lavoro con i partner europei per una soluzione della crisi, che tuteli i diritti umani, e in particolare quelli delle donne”.

Il premier italiano ha poi ringraziato “le forze armate per le operazioni che stanno permettendo di riportare in Italia i nostri concittadini di base in Afghanistan. L’impegno dell’Italia è proteggere i cittadini afghani che hanno collaborato con la nostra missione. L’Italia è al lavoro con i partner europei per una soluzione della crisi, che tuteli i diritti umani e in particolare quelli delle donne”.

Onu, Guterres: “Proteggere i civili”

“Ricordo a tutte le parti il loro obbligo di proteggere i civili”. Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres alla riunione di emergenza sulla crisi in Afghanistan indetta dopo la conquista di Kabul da parte dei talebani.

“Esorto tutti i Paesi ad accogliere i rifugiati afghani e astenersi da qualsiasi rimpatrio – ha aggiunto -. Invito inoltre a fornire agli operatori umanitari un accesso senza ostacoli per aiuti tempestivi e salvavita”.

Johnson sente Macron e chiede un vertice G7

Il premier britannico Boris Johnson ha avuto in giornata un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron nel corso del quale “ha espresso l’intenzione di organizzare un vertice online dei leader del G7 nei prossimi giorni” sulla situazione in Afghanistan. Lo ha reso noto Downing Street.

Il premier britannico “ha sottolineato la necessità che la comunità internazionale si unisca e adotti un approccio come sull’Afghanistan, sia per quanto riguarda il riconoscimento di qualsiasi governo futuro sia l’impegno a prevenire una crisi umanitaria e di rifugiati”, ha aggiunto il portavoce di Johnson.