Rinascita dalle macerie della guerra. L’esempio dello sport

Un modello di aiuto agli atleti in fuga dal per realizzare i loro sogni, ritrovare il sorriso e offrire le migliori condizioni per proseguire il loro percorso agonistico

sport Ucraina
Foto di Daria Volkova su Unsplash

Ripartire dallo sport dopo la guerra. Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha incontrato al Foro Italico gli atleti ucraini di Taekwondo che da due anni si allenano presso il centro di preparazione della Fita, e gli atleti rifugiati dall’Iran e dall’Afghanistan. Con loro, anche gli atleti della Federazione Italiana Taekwondo, inclusi i già qualificati alle prossime Olimpiadi: Vito Dell’Aquila, Simone Alessio ed Antonino Bossolo. “Questi ragazzi sono straordinari. E l’armonia nel gruppo, dove atleti della nazionale italiana di taekwondo convivono con atleti rifugiati, ragazze e ragazzi ucraini, è eccezionale – ha commentato il ministro -. E’ il senso di umanità che mi ha maggiormente colpito. La capacità di accoglienza, anche nei momenti difficili, da parte di questa federazione rappresenta un esempio che sosterremo con tutte le nostre forze. Perché è un punto di riferimento per l’intero panorama dello sport italiano”. La Fita, ha assicurato il presidente della Federazione, Angelo Cito, continuerà a impegnarsi attivamente per aiutare gli atleti a realizzare i loro sogni, a ritrovare il sorriso e ad offrire le migliori condizioni per proseguire il percorso nel Taekwondo che rappresenta la loro vita.  

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Foto di Cash Macanaya su Unsplash

Sport oltre la guerra

Intanto l’amicizia tra Italia e Ucraina si consolida grazie ad un nuovo progetto calcistico. L’obiettivo è offrire ai calciatori e agli allenatori ucraini un’adeguata formazione tecnica, nonostante il perdurare del conflitto con la Russia. Così da contribuire a realizzare un percorso umano e professionale che offra loro speranza e nuove opportunità. Nel corso del 48° Congresso della Uefa a Parigi il presidente della Figc Gabriele Gravina e il neo numero uno della UAF Andrii Shevchenko hanno sottoscritto un accordo. Lo scopo è intensificare la collaborazione tra le due Federazioni. Nello specifico è stato concordato di realizzare iniziative presso il Centro Tecnico di Coverciano. O presso altre strutture e impianti individuati ad hoc. Si tratta di attività condivise di natura tecnico-formativa in favore dei giovani calciatori e dei tecnici ucraini indicati dalla Uaf. Il motivo sono le oggettive condizioni di difficoltà che gli atleti e i tecnici ucraini stanno incontrando nel praticare l’attività sportiva sul territorio nazionale. Ciò ha indotto il neo presidente Shevchenko a sensibilizzare altre Federazioni europee. Trovando immediatamente la disponibilità di Gravina e della Figc.

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Foto di Max Kukurudziak su Unsplash

Orgoglio

“Sono orgoglioso che l’Ucraina abbia scelto l’Italia per avviare una collaborazione così importante. Sia sotto un profilo calcistico sia valoriale – dichiara il presidente Gravina -. Siamo sempre stati al fianco degli amici ucraini attraverso iniziative di solidarietà. Per contribuire a migliorare le condizioni di vita della gente comune, e progetti sportivi. Favorendo il tesseramento in deroga di migliaia di giovani fuggiti dalla guerra. Ma stavolta assicureremo in maniera ancora più organica e strutturata un percorso di collaborazione tecnica. L’obiettivo è garantire il futuro del calcio ucraino. Con Andrii siamo amici da tempo. Gli auguro di fare un grande lavoro per il suo Paese nel nuovo ruolo di presidente della Federazione. È l’uomo giusto al posto giusto”. Aggiunge l’ex campione del Milan: “Ho sempre sentito l’Italia come una seconda casa. E ho tanti ricordi indimenticabili. Sono grato a tutti gli italiani per il loro continuo sostegno a partire dal primo giorno della guerra in Ucraina. Non vedo l’ora di realizzare insieme progetti comuni per lo sviluppo del calcio ucraino“.

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Foto © Uefa/Image Sport

Modello Bubka

Lunghi sci a piedi ed una inconsueta tuta da neve. Sergej Bubka torna in Italia. Dove ha anche realizzato alcuni dei suoi record mondiali nel salto con l’asta. Per inaugurare insieme all’indimenticata olimpionica azzurra Manuela Di Centa gli Winter World Master Games 2024 sulla pista di Santa Caterina Valfurva, in provincia di Sondrio. “Quando mi ha chiamato Manuela ho accettato di venire e indossare racchette e scarponi. Ma soltanto in cambio di qualche lezione di sci da parte sua”, scherza l’ex leggenda dell’atletica ucraina che attualmente è presidente dell’International Master Games Association. “Lui in cambio mi insegnerà il salto con l’asta – replica sorridendo Di Centa per poi tornare seria -. L’impegno di Sergej punta a far capire che lo sport dopo i 30 anni è utile e divertente. Per continuare a praticarlo non si deve puntare soltanto a vincere le medaglie ma lo si può fare per star bene”. Ma l’impegno del campione ucraino in Italia è anche l’occasione per parlare del valore dello sport e delle prossime Olimpiadi di Parigi. “Lo sport ti accompagna per tutta la vita. E’ inclusione. Qui agli WWMG abbiamo visto insieme bambini, genitori e nonni. Lo sport ha un ruolo fondamentale nel coltivare i legami tra le generazioni. e nell’accendere la passione nei più giovani”, risponde Bubka. Immediato il collegamento con i Giochi parigini.

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Foto di Yehor Milohrodskyi su Unsplash

Testimonianza

“Mi auguro che a Parigi gli atleti ucraini possano centrare molti successi – spiega – perché sarebbe un segnale importante per tutto il paese, per le nostre famiglie che fanno il tifo per loro. Vorrei che tutto il mondo facesse il tifo per gli atleti ucraini. Ora per gli atleti è importante ottenere le qualificazioni e andare lì. E’ una testimonianza importante. Lo sport fa parte della vita delle persone”. Nel “tifo” per gli atleti ucraini, l’Italia è in prima fila: “Manuela di Centa, il Coni e lo sport italiano – aggiunge Bubka – hanno dato un supporto incredibile al popolo e agli atleti ucraini. Oltre 500 sportivi sono stati sostenuti e voglio ringraziare l’Italia e il popolo italiano per la loro continua cura per gli ucraini“. A Parigi ci sarà anche l’astista svedese Armand Duplantis, il suo erede nella specialità. “Duplantis è un bene per il salto in alto e per tutto lo sport perché lancia un messaggio positivo – spiega Bubka -. Lo seguo da sempre, fin da quando gareggiava da giovane. E già si capiva che sarebbe stato un campione. Dove può arrivare come misura? Non posso saperlo ma sono certo che continuerà a fare bene e a sorprendere”. Nel frattempo, si rituffa nella sua “lezione” di sci con la Di Centa. Insieme all’olimpionica italiana le energie sono tutte per l’evento sportivo in Lombardia dedicato agli over 30. Oltre 2.200 atleti senior saranno protagonisti delle gare di 10 specialità invernali. Nei comuni di Aprica, Bormio, Chiavenna, Chiesa in Valmalenco, Madesimo. Pellizzano, Ponte di Legno-Tonale e Vermiglio.