Polizia stradale: nel 2021 oltre 1300 vittime sulla strada

PolStrada: "L'obiettivo è quello di dimezzare entro il 2030 il numero di vittime della strada, per poi azzerarlo entro il 2050"

Gli incidenti mortali nel 2021 sono stati 1.238. Le vittime 1.313. La Polizia Stradale tira le somme delle attività svolte nel 2021 sottolineando come l’andamento degli infortuni è in linea con i dati pubblicati da Istat nella “stima preliminare” riferita al primo semestre 2021 che, rispetto allo stesso periodo del 2020, registrava un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (65.116, pari a +31,3).

I numeri della Polizia Stradale

Dal 1° gennaio al 22 dicembre 2021, sono 440.379 le pattuglie impiegate nella vigilanza stradale; gli agenti hanno fatto 1.457.383 controlli di persone e contestando 1.662.540 infrazioni al codice della strada. Le violazioni accertate per eccesso di velocità sono state 598.530, sono state ritirate 23.431 patenti di guida e 33.590 carte di circolazione. I punti patente decurtati sono stati 2.708.140. I conducenti controllati con etilometri e precursori sono stati 327.443, di cui 9.371 sanzionati per guida in stato di ebbrezza alcolica mentre quelli denunciati per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti sono stati 798. I veicoli sequestrati per la confisca sono stati 74. Salgono inoltre a 150 le tratte controllate dalla Polizia Stradale con i nuovi Tutor, entrati in funzione dal mese di dicembre 2021, per un totale di circa 1.442 km di carreggiate autostradali controllate.

Gli infortuni mortali e non

Gli infortuni hanno registrato un aumento rispetto al 2020. In particolare, a fronte di un aumento della incidentalità complessiva del 26,7% (64.162 incidenti contro i 50.625 del 2020), gli incidenti mortali (1.238) e le vittime (1.313) sono aumentati rispettivamente del 15,5% e del 14,1% mentre gli incidenti con lesioni (26.022) e persone ferite (37.268) del 26,9% e del 25,7%. L’andamento è in linea con i dati pubblicati da ISTAT nella “stima preliminare” riferita al primo semestre 2021 che, rispetto allo stesso periodo del 2020, registra un aumento del numero di incidenti stradali con lesioni a persone (65.116, pari a +31,3%), dei feriti (85.647, +28,1%) e delle vittime entro il trentesimo giorno (1.239, +22,3%).

Polizia stradale: “2020 non realmente rappresentativo”

Il confronto con il 2020, tuttavia, non è realmente rappresentativo del trend dell’incidentalità stradale per i divieti imposti alla mobilità per il contenimento della pandemia. Infatti, rispetto al dato del 2019, l’andamento del fenomeno infortunistico rilevato da Polizia Stradale ed Arma dei Carabinieri risulta comunque in diminuzione: l’incidentalità complessiva diminuisce dell’11,6%, gli incidenti mortali e vittime diminuiscono del 15,4% e 17,9% cosi come gli incidenti con lesioni e persone ferite del 16,7% e del 22%. Sono proseguiti i controlli nel settore del trasporto professionale che ha visto impegnati 4.620 operatori, tra poliziotti e dipendenti del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, che hanno controllato 5.905 veicoli pesanti, accertando 6.274 infrazioni e ritirando 66 patenti e 169 carte di circolazione.

Particolarmente efficace è stata anche l’attività di polizia giudiziaria che ha consentito di assicurare alla giustizia complessivamente 15.628 persone di cui 865 arrestate e 14.763 denunciate in stato di libertà. Quasi 5 le tonnellate di sostanze stupefacenti sequestrate (lo scorso anno erano state 347 kg) 394 i veicoli oggetto di riciclaggio sequestrati ed altri 525 individuati. Gli esercizi pubblici controllati sono stati 2.498 e 2.294 le infrazioni rilevate.

“Dai dati disponibili siamo soddisfatti, pur se già proiettati a fare meglio – ha commentato Paolo Maria Pomponio, direttore del Servizio Polizia Stradale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza – L’obiettivo da raggiungere è quello di dimezzare entro il 2030 il numero di vittime della strada, per poi azzerarlo entro il 2050″. “Guidare non è uno scherzo, ma una cosa molto seria. Chi guida, dalla bicicletta al monopattino ma anche il tir, è come se avesse un’arma carica in mano, pronta ad esplodere; va maneggiata con cura. Basta un attimo di disattenzione e il colpo parte, colpendo chiunque – conclude Pomponio – si trovi sulla traiettoria. Non dimentichiamolo mai”.