Finanze sotto controllo. Francesco attua la “purificazione” avviata da Ratzinger

Nel rapporto annuale Aif i risultati della glasnost di Francesco sulle finanze della Santa Sede. A settembre arriva Moneyval

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Foto LaPressecronaca02 05 2013 Rientro del Papa Emerito Benedetto XVI in VaticanoNella Foto Ratzinger e Papa FrancescoRETRANSMISSION OF OSS101 TO PROVIDE DIFFERENT CROP -- In this photo provided by the Vatican newspaper L'Osservatore Romano, Pope emeritus Benedict XVI, left, is welcomed by Pope Francis as he returns at the Vatican from the pontifical summer residence of Castel Gandolfo, 35 km South-Est from Rome, Thursday, May 2, 2013. Emeritus Pope Benedict XVI came home on Thursday to a new house and a new pope, as an unprecedented era begins of a retired pontiff living side-by-side with a reigning one inside the Vatican gardens. In background is archbishop George Gaenswein, prefect of the papal household.

Quella per sanare e rendere trasparenti le finanze vaticane è stata una delle battaglie di Benedetto XVI. Francesco prosegue la “purificazione” avviata dal suo predecessore e, secondo il rapporto annuale Aif, i risultati in termini di maggiori controlli, si vedono nelle finanze della Santa Sede. L’Autorità di informazione finanziaria (Aif) è l’istituzione competente della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. “Nel 2019 l’Aif ha intensificato la propria azione in tutti gli ambiti di attività, consolidando le forme di collaborazione con organismi sia dello Stato che di altre giurisdizioni- si legge nel Rapporto-.A livello di sistema, anche grazie al fermo impegno assunto dalle autorità della Santa Sede e della Città Stato del Vaticano nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo, si sono registrati ulteriori progressi nella direzione di un migliore funzionamento e accreditamento internazionale della giurisdizione”. L’Aif ha la responsabilità di stabilire il quadro regolamentare negli ambiti di propria competenza. In tale contesto, nel corso del 2019 sono state approvate diverse nuove istruzioni, sia in materia di vigilanza prudenziale che di contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

Foto © Vatican Media

Ispezioni allo Ior

“In ambito vigilanza, sono state condotte due ispezioni in loco presso lo Ior (Istituto opere di religione). La prima, nel mese di giugno, mirata a una verifica di conformità tecnica al quadro legislativo e regolamentare vigente in materia di servizi di pagamento, nonché della sussistenza di tutti i requisiti necessari per l’adesione dell’Istituto agli schemi di pagamento Sepa- riferisce il rapporto Aif-. La seconda, nel mese di agosto, mirata alla verifica di conformità in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, nonché dell’efficace funzionamento delle misure e presidi adottati”. L’Aif ha scambiato informazioni con autorità di vigilanza estere in numerosi casi. La collaborazione internazionale ha prodotto risultati concreti e consentito l’analisi di schemi finanziari complessi con connessioni in diverse giurisdizioni, conducendo a rapporti di potenziali violazioni e condotte illegittime. “Con alcune controparti, date le interazioni finanziarie più strette tra le rispettive giurisdizioni, la collaborazione e lo scambio di informazioni sono svolti con regolarità e l’ambito non è limitato alla prevenzione di potenziali violazioni o condotte illegittime, ma copre la stabilità delle attività finanziarie nel loro insieme, anche dalla prospettiva della vigilanza prudenziale– evidenzia il Rapporto- Nell’ambito dell’informazione finanziaria, l’Aif ha ricevuto 64 segnalazioni di attività sospette, di cui 55 dagli enti vigilati e 4 da Autorità della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Ha disposto 4 misure preventive, incluso il blocco di un conto corrente. Ha inoltre trasmesso 15 rapporti all’ufficio del Promotore di Giustizia, confermando il trend di crescita nella proporzione tra rapporti inviati e segnalazioni ricevute“.

Finanze sotto osservazione

Complessivamente si va rafforzando la tendenza verso una maggiore qualità delle segnalazioni, considerati anche la guida fornita con più specifici indicatori di anomalia ed una più consapevole attuazione di un approccio basato sul rischio. Anche in questo ambito la collaborazione internazionale (oltre 370 soggetti coinvolti negli scambi di richieste di informazioni con Unità d’informazione finanziaria estere) ha portato a risultati concreti, attraverso l’analisi di schemi finanziari complessi articolati su più giurisdizioni. Ciò ha condotto alla trasmissione di elementi di informazione (intelligence) finanziaria rilevanti all’Ufficio del Promotore di Giustizia e alle controparti estere. Sono stati siglati quattro nuovi protocolli d’intesa con le Uif di giurisdizioni estere (Finlandia, Isole Cook, Repubblica Ceca e Serbia), per un totale di 60 protocolli d’intesa siglati dal 2012. Per quanto attiene al trasporto transfrontaliero di denaro contante, il numero e l’ammontare delle dichiarazioni confermano l’andamento, già osservato negli anni precedenti, di una progressiva riduzione dell’utilizzo del contante. Tala tendenza è riconducibile anche alla disponibilità di nuovi sistemi di trasferimento di fondi disponibili presso lo Ior, che assicurano un miglior grado di sicurezza e tracciabilità. L’analisi delle dichiarazioni svolte dall’Aif non ha fatto registrare anomalie significative o indicatori di rischio.

Moneyval

La maggioranza dei potenziali reati di natura finanziaria sullo sfondo coinvolgono soggetti stranieri o condotte intraprese in, o in connessione con, giurisdizioni estere. I principali potenziali reati presupposto sono frode internazionale, inclusa frode fiscale, e appropriazione indebita. Nel 2019, l’Aif ha partecipato alla riunione plenaria del Gruppo Egmont (Hague, Paesi Bassi, 1-5 luglio) ed è stata parte della delegazione della Santa Sede alla 58° e alla 59° Assemblea Plenaria (rispettivamente 15-19 luglio e 2-6 dicembre) del Comitato di esperti per la valutazione delle misure contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo (Moneyval) del Consiglio d’Europa. Commenta il presidente Carmelo Barbagallo: “L’Aif è una realtà giovane. Istituita alla fine del 2010 da Papa Benedetto XVI, ha iniziato ad operare nel 2011, meno di dieci anni fa. Dalla fondazione ad oggi, la sua crescita è stata costante in tutti gli ambiti di attività: regolamentazione, vigilanza, informazione finanziaria. L’AIF si è così accreditata quale soggetto autorevole nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. I risultati conseguiti nell’anno trascorso sono riassunti nel rapporto”. E aggiunge: “È con questo ricco bagaglio di novità che ci si presenterà all’importante appuntamento con Moneyval, il cui team di valutatori è atteso a Città del Vaticano per il 29 settembre. La visita, che durerà all’incirca due settimane, era in realtà prevista per il mese di aprile, ma è stata rinviata a causa dell’emergenza sanitaria. L’Aif farà da capofila per la delegazione vaticana“. Sono passati diversi anni dal primo incontro ufficiale con la Santa Sede e lo Stato Città del Vaticano, avvenuto nel 2012.

Controlli

“Moneyval ha monitorato a distanza i tanti progressi compiuti dalla giurisdizione ai fini del contrasto al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo- conclude Barbagallo-. La prossima visita riveste particolare importanza. Dal suo esito potrà dipendere come la giurisdizione sarà percepita dai mercati finanziari. L’assessment di Moneyval è ad ampio raggio: riguarderà sia il complessivo impianto normativo in materia, sia la sua effettiva implementazione. È cruciale arrivare preparati, far emergere i molteplici progressi compiuti nel sistema dei controlli e le premesse poste per un loro stabile  consolidamento”.