Migranti, Meloni: “Dialogo alla pari tra Europa e Mediterraneo”

La premier, aprendo la Conferenza sulle migrazioni, in corso alla Farnesina, auspica un dialogo aperto e costruttivo col Mediterraneo allargato. Von der Leyen: "Stop al business dei trafficanti"

Conferenza migranti
Foto © Palazzo Chigi

Nel suo discorso alla Conferenza sulle Migrazioni, in corso alla Farnesina, la premier Giorgia Meloni auspica un dialogo aperto, paritario e costruttivo col Mediterraneo allargato. E, insieme a Von der Leyen, spinge per il contrasto al traffico di esseri umani.

Meloni: “Dialogo alla pari”

“Quello che inauguriamo oggi è soprattutto un dialogo tra pari, basato sul reciproco rispetto perché tra Europa e Mediterraneo allargato non può esserci un rapporto competitivo o conflittuale perché in realtà gli interessi sono molto più convergenti di quanto noi stessi riconosciamo”.

Così la premier Giorgia Meloni aprendo la Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni in corso alla Farnesina. Con i Paesi di provenienza dei migranti “il partenariato deve essere paritario, non predatorio, multidimensionale e di lungo periodo. Deve essere fondato sul rispetto e non su un approccio paternalistico, sulla solidarietà, sul rispetto della sovranità di ciascuno, sulla condivisione di responsabilità sulla tutela della legalità. Questo è l’unico modo serio di rafforzare il nostro legame, fidarci l’uno dell’altro e favorire lo sviluppo e la prosperità dei nostri popoli” ha precisato la premier.

“L’immigrazione illegale danneggia tutti”

“Italia ed Europa hanno bisogno di immigrazione ma non possiamo dare il segnale che verrà premiato chi entra illegalmente. Se da una parte siamo aperti a far entrare persone ma poi non ci occupiamo del destino che avranno nelle nostre nazioni non è solidarietà”, precisa Meloni. “L’immigrazione illegale di massa danneggia tutti, se non le organizzazioni criminali, che usano la loro forza sulla pelle dei più fragili”. Così la premier Giorgia Meloni aprendo la Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni in corso alla Farnesina.

Impegno comune contro i trafficanti

“Serve un impegno comune e più collaborazione per contrastare la rete dei trafficanti” che gestiscono le migrazioni illegali. Così la premier Giorgia Meloni aprendo la Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni in corso alla Farnesina. “È un grande onore potervi accogliere nel palazzo della Farnesina”, la conferenza di oggi sia “l’inizio di una nuova stagione”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel discorso di apertura della ‘Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni’ .”Roma è sempre stata e vuole essere un crocevia tra popoli che vogliono costruire insieme una nuova stagione, non vogliamo che il Mediterraneo sia un cimitero di persone che lasciano le proprie abitazioni, vogliamo invece che il Mediterraneo allargato fino all’indopacifico, possa essere un mare di pace e di progresso” ha detto il ministro degli esteri italiano.

“I grandi problemi che ci troviamo di fronte non sono soltanto quelli migratori perché dobbiamo risolvere la questione migratoria alla radice, dobbiamo confrontarci sulla grande questione del cambiamento climatico, della lotta al terrorismo, delle malattie, perché poi spesso i grandi trafficanti di essere umani sono gli stessi che trafficano in armi e in droga” ha precisato Tajani.

Gli interventi alla Farnesina

Dopo gli interventi della premier italiana e padrona di casa, Giorgia Meloni, e del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sono cominciati a Roma i lavori della Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni, organizzata su iniziativa della premier e in corso alla Farnesina. Partecipano i leader di quasi tutti gli Stati della sponda sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, gli Stati Ue di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa, i vertici delle istituzioni europee e delle istituzioni finanziarie internazionali. Nel dettaglio, sono presenti cinque capi di Stato (Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Mauritania, Libia, Cipro), otto primi ministri (Libia, Etiopia, Egitto, Malta, Giordiania, Nigeria, Algeria, Libano) e otto ministri (Arabia Saudita, Marocco, Oman, Kuwait, Turchia, Grecia, Qatar, Bahrein). Inoltre, i vertici delle istituzioni europee, di organizzazioni internazionali e i vertici di numerose agenzie delle Nazioni Unite.

Von der Leyen: “Reprimere il business cinico”

“Dobbiamo reprimere i trafficanti” e “distruggere il loro cinico modello di business. L’apertura di nuovi percorsi legali tra i nostri continenti può creare un’alternativa reale e sicura ai pericolosi viaggi in mare”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo alla Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni alla Farnesina. “In Ue stiamo lavorando per promuovere il reinsediamento e l’ammissione umanitaria. Dobbiamo unire le forze per smantellare il modello di business crudele e illegale dei criminali e sensibilizzare le persone sulle bugie che i trafficanti diffondono”.

“Fermare lo sfruttamento della sofferenza umana”

“Vogliamo che il nostro accordo con la Tunisia sia un modello. Un progetto per il futuro. Per partenariati con altri Paesi della regione ha detto la presidente della Commissione europea. Vogliamo adottare un approccio pragmatico basato sulla condivisione di interessi e valori comuni. Vogliamo trovare soluzioni su misura per le realtà locali”, ha aggiunto la politica tedesca. “Apparteniamo tutti a una regione comune. Siamo collegati dal Mediterraneo. Ma la cooperazione tra nord e sud, est e ovest del Mediterraneo non è sempre stata la norma. Vogliamo cambiare questo” approccio. ha ribadito. I Paesi del Mediterraneo, ha indicato la presidente della Commissione, devono “fermare lo sfruttamento della sofferenza umana da parte delle reti criminali” e “prevenire la tragica perdita di vite umane”. “Tutti questi fattori – ha sottolineato – richiedono un nuovo modo di pensare e richiedono lo sviluppo di nuovi partenariati strategici e globali tra le sponde del Mediterraneo”.

Saied: “Serve nuovo fondo monetario”

“Instaurare un fondo monetario internazionale nuovo che possa essere finanziato dai crediti dopo che vengono cancellati, dai soldi rubati, per gettare la base di un nuovo sistema umano, per creare la speranza e il benessere a favore di tutti”. Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica della Tunisia Kais Saied alla Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni in corso alla Farnesina, a Roma.

“La schiavitù che assume oggi una forma nuova non può andare avanti, l’umanità può forse accettare” di “tornare a vivere questa nuova forma di schiavitù?”. Lo ha sostenuto il presidente della Repubblica della Tunisia Kais Saied che ha ricordato che “la Tunisia l’ha cancellata nel 1847” e che “non potrà mai accettare questa nuova forma di schiavitù, pertanto tutti dobbiamo far fronte a questo fenomeno”. “Ci sono tante organizzazioni che nello statuto parlano del loro ruolo umanitario, ma purtroppo non hanno fatto nulla e si sono accontentate di fare dichiarazioni che non hanno nessun valore”.

Fonte: Ansa