Mattarella ricorda Mattei a 60 anni dalla morte: “Costruttore della Repubblica”

Il Presidente della Repubblica Mattarella ha telefonato questa mattina a Roberto Benigni, per porgergli gli auguri più affettuosi per il suo 70º compleanno

“Enrico Mattei moriva sessant’anni fa in un incidente aereo sul quale grava l’ombra di un criminale attentato. Mattei fu un protagonista della costruzione della Repubblica”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del sessantesimo anniversario della morte di Enrico Mattei.

La figura di Enrico Mattei

Enrico Mattei (Acqualagna, 29 aprile 1906 – Bascapè, 27 ottobre 1962) fu un imprenditore, partigiano, politico e dirigente pubblico italiano. Figlio del brigadiere dei Carabinieri Antonio Mattei, di Civitella Roveto nella Marsica, fondò una piccola azienda chimica. Durante la seconda guerra mondiale, prese parte alla Resistenza.

Nel 1945 fu nominato commissario liquidatore dell’Agip ma, invece di seguire le istruzioni del Governo, riorganizzò l’azienda fondando nel 1953 l’Eni, di cui l’Agip divenne la struttura portante. Sotto la sua guida, l’Eni diventò una multinazionale del petrolio, protagonista del miracolo economico postbellico.

Nella sua opera era radicato l’ideale di “capitalismo etico”, sviluppato negli anni di Milano, dei salotti della Cattolica, per il quale interpretava il suo ruolo come doverosamente soggetto a un incontestabile principio di equità sostanziale.

Mattei morì la sera del 27 ottobre 1962, quando il Morane-Saulnier MS.760 Paris I-SNAP, con cui stava tornando a Milano da Catania, precipitò nelle campagne di Bascapè mentre era in fase di avvicinamento all’aeroporto di Linate. Assieme a lui morirono il pilota Irnerio Bertuzzi e il giornalista statunitense William McHale della testata Time–Life, incaricato di scrivere un articolo su di lui. Enrico Mattei è sepolto a Matelica, città in cui ha vissuto a lungo e dove tuttora risiede parte della sua famiglia. A prospettare l’eventualità di un evento doloso furono l’assenza di segni premonitori e le testimonianze di alcuni paesani che avevano notato una fiammata in cielo.

Il messaggio di Mattarella

“Componente del Comando Generale del Corpo Volontari della Libertà – scrive il Capo dello Stato – sfilò a Milano con gli altri comandanti alla testa del corteo che celebrava, il 6 maggio 1945, la liberazione della città dalle forze nazifasciste. Fu uomo delle istituzioni, eletto Deputato al Parlamento dell’Italia democratica. Mattei mise a disposizione la sua esperienza di dirigente industriale dando impulso alla ricostruzione con una forza e una capacità di leadership che lo hanno reso una personalità simbolo della ripresa produttiva del Paese nel dopoguerra”.

“La sua visione fece del gruppo, che gli era stato affidato per liquidarlo, uno strumento rilevante di progresso del Paese e di definizione di un nuovo assetto nei rapporti internazionali, superando ogni tentazione neo-coloniale e puntando alla pari dignità tra i diversi attori, promuovendo e sostenendo le istanze di liberazione dei popoli. L’Italia e l’Eni divennero così interpreti di un atteggiamento costruttivo di sostegno al processo di decolonizzazione in atto, come nel caso dell’Algeria, per accordi equi nell’interesse reciproco”.

“L’idea di collaborazione, di cui Enrico Mattei fu portatore sul piano internazionale – conclude Mattarella -, ha recato grandi benefici all’Italia e, al tempo stesso, ha contribuito a consentire ai Paesi produttori di petrolio e gas di sottrarsi alla condizione di minorità in cui si trovavano. La sua azione ha contribuito a porre l’Italia al crocevia dei dialoghi di pace e cooperazione per lo sviluppo. Con coraggio ha proseguito nella sua opera, pur conoscendo bene quali poteri e quali interessi gli erano avversi. Il suo esempio e la sua figura appartengono a pieno titolo alla schiera dei costruttori della Repubblica”.

Mattarella fa gli auguri a Benigni

Il Presidente della Repubblica Mattarella ha telefonato questa mattina a Roberto Benigni, per porgergli gli auguri più affettuosi per il suo 70º compleanno.