Linee guida per riaprire gli studi dentistici

L'odontoiatria è uno dei settori più a rischio perché la saliva ha un ruolo fondamentale nella trasmissione del virus da uomo a uomo. Le regole anti-contagio

In arrivo le linee guida per la riapertura degli studi odontoiatrici. L’odontoiatria è uno dei settori più a rischio, perché la saliva ha un ruolo fondamentale nella trasmissione del virus da uomo a uomo. Gli studi dentistici, perciò, andranno riorganizzarti in totale sicurezza e dovranno avere una serie di caratteristiche.

Esperti al lavoro

“Abbiamo un tavolo interno, composto da numerosissimi esperti, tra cui i presidenti regionali delle Commissione Albo Odontoiatri (Cao)  più interessate alla questione coronavirus, cioè di quelle zone rosse inizialmente più colpite, ma anche numerosi tecnici, specialisti di medicina del lavoro, microbiologi, virologi e ovviamente odontoiatri, che stanno portando il contributo della loro esperienza. Stiamo lavorando alacremente, siamo già al terzo incontro nelle ultime settimane e stiamo definendo il documento finale, che sarà pronto entro pochissimi giorni“. spiega a Dire Raffaele Iandolo, presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatri-. Il grande problema è nella modalità di contagio e la principale modalità di contagio è proprio quella attraverso le “goccioline” che talvolta possono rimanere sospese nell’aria”.

Le protezioni

Aggiunge Iandolo: “La produzione di aerosol nel nostro lavoro è abbastanza frequente e ovviamente moltiplica le occasioni di contagio. Per questo stiamo pensando di mettere in atto tutte quelle misure che servono per proteggere da un lato il paziente e dall’altro tutto il personale di studio. Stiamo per esempio cercando delle modalità per identificare al meglio il paziente attraverso un triage sia telefonico sia svolto direttamente in studio. L’organizzazione dello studio dovrà essere sicuramente essere modificata, ma con piccoli cambiamenti avremo sicuramente dei grossi benefici per quanto riguarda la protezione nei confronti del contagio”.

Ambienti igienizzati

“La cosa principale è mantenere le distanze, perché al di fuori degli ambienti operativi sarà possibile farlo- sottolinea il presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatri-. Poi sarà sicuramente necessario cambiare ripetutamente l’aria all’interno degli ambienti operativi, quindi tra un paziente e l’altro, e bisognerà distanziare tra di loro anche gli appuntamenti. Ma soprattutto quello che non dovrà mancare in tutti gli studi saranno i dispositivi di protezione individuale, quindi soprattutto mascherine, camici, cuffie, occhiali o visiere protettive per isolarsi rispetto alla classica modalità di trasmissione del virus”.