Istat: nel 2018 calano gli omicidi, ma non quelli di donne

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In Italia è in calo il numero di omicidi, ma crescono quelli contro le donne. Lo evidenzia il rapporto “Vittime di omicidio” stilato da Istat relativamente al 2018. Il rapporto rileva che 212 dei 345 omicidi avvenuti nel Belpaese nel 2018, hanno avuto uomini come vittime, contro 133 donne. Nel 2017, gli omicidi erano stati 357, gli uomini uccisi 234 e le donne 123. Per le donne – prosegue il report – il rischio è soprattutto nell’ambiente domestico: vengono uccise soprattutto da partner o ex (54,9%) e parenti (24,8%). Per gli uomini è lo spazio pubblico: il 37,7% è vittima di sconosciuti mentre il 33% non ha un autore identificato. Il totale delle vittime di cittadinanza straniera è del 21,1%, il 23,1% la quota di donne straniere uccise. Gli omicidi di mafia sono il 5,5% del totale, in calo da 20 anni. In generale, il tasso di omicidi in Italia si attesta sullo 0,57%, ben al di sotto della media Ue che è pari a 1,03%. Nel 2017 il valore era pari a 0,59 contro un tasso medio europeo di 1,03; meglio dell’Italia solo il Lussemburgo.

Centri anti violenza

Nel 2017, in Italia sono attivi 253 centri anti violenza ai quali si sono rivolte 43.467 donne. Di queste, il 67,2% ha iniziato un percorso di uscita dalla violenza. Il numero di centri attivi corrisponde a un grado di copertura pari a 0,04 ogni 10mila abitanti e pari a 1 ogni 10mila vittime che hanno subito violenza fisica o sessuale negli ultimi 5 anni. In Italia sono presenti 211 case rifugio (0,03 ogni 10mila abitanti) presso le quali hanno trovato ospitalità 1.786 donne. Proseguono i progressi relativi alla presenza delle donne nelle posizioni apicali: nel Parlamento (35,8%, contro 31% della legislatura precedente), nei Consigli regionali (dal 12,9% del 2012 al 20,3% nel 2018, fino al 21,1% nel 2019) e nelle società quotate in Borsa (dal 36% del 2018 al 36,4% di giugno 2019).