Il lockdown non cancella la Maturità

Esame di Stato con sei professori interni e un presidente di commisione che arriverà da un'altra scuola. Sei decimi del voto dipenderanno dalla prova orale

Nelle intenzioni del ministero dell’istruzione le prove d’esame saranno più essenziali ma in grado comunque di valutare la preparazione e soprattutto la maturità degli studenti. Resta da stabilire, come sottolinea Skuola.net, quali procedure dovranno seguire i maturandi che intendono presentarsi all’esame di Stato come privatisti. Infatti i ragazzi che si presentano da privatisti, prima di poter accedere all’esame di Maturità 2020 dovranno affrontare degli esami di idoneità, tuttavia con l’incertezza che avvolge la Maturità in queste settimane, ancora non è chiaro come potranno affrontare l’idoneità e quindi poi sostenere gli esami.

Presidente esterno

A giudicare gli studenti non saranno i docenti di altri istituti scolastici ma gli stessi che hanno insegnato nelle loro classi durante gli anni delle superiori. Quindi, sei professori interni e un presidente esterno con il compito di certificare che tutto avvenga regolarmente. Nell’impossibilità di un esame in tre fasi (due scritte e una orale),  la prova d’indirizzo (cioè la seconda) sarà preparata dalle singole commissioni e non sarà uguale per tutto il territorio nazionale come era accaduto negli anni scorsi. La Maturità (così come la prova finale della terza media) non verrà rimandata a causa del lockdown e si svolgerà con una commissione d’esame formata solo da professori interni alla classe, con l’unica eccezione del presidente che sarà un membro esterno. Il governo, dunque, intende consentire ai 460 mila candidati di sostenere il loro esame e lo stesso accadrà per i ragazzi che attendono di concludere le scuole medie. Perciò, prima prova invariata, seconda diversificata da scuola a scuola e scelta dai membri interni e dal presidente esterno della commissione, come avviene già per gli esami di terza media.

Il super orale

La super-interrogazione da sessanta punti sarà determinante per stabile con quale voto gli studenti usciranno dalla Maturità. Si terranno in considerazione le difficoltà di un anno scolastico che a causa della pandemia si è articolato in lezioni normali solamente nel primo quadrimestre e nel quale non si sono potute svolgere né le prove Invalsi obbligatorie per legge né l’alternanza scuola lavoro che finora aveva contribuito a determinare il curriculum del candidato.  A sollevare la questione dei privatisti e a sottoporla direttamente alla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina è stato un utente, che ha scritto a Skuola.net informandoci di aver mandato una mail direttamente alla segreteria della responsabile del dicastero di Viale Trastevere sulla questione.

In attesa delle linee guida

Nella mail aveva espresso i propri dubbi, le incertezze e le paure in merito alla Maturità 2020 che dovrà affrontare in prima persona come privatista, e chiedeva alla Ministra dei chiarimenti e delle rassicurazioni sulla sua posizione e quella di molti altri nella stessa situazione, chiedendo, se possibile, di non rimandare le loro prove e di lasciare quindi la possibilità per loro di affrontare l’esame di Maturità 2020. “Secondo quanto ci ha raccontato l’utente, la segreteria della ministra Azzolina è stata rapida nel rispondere all’utente preoccupato sul destino degli esami di Maturità 2020 dei candidati privatisti- evidenzia il portale di scuola diretto da Daniele Grassucci-. Ma la risposta non solo è stata solerte, ma anche piuttosto rassicurante. Infatti nella mail inviata dai funzionari del ministero di Viale Trastevere si può leggere la ferma volontà di non lasciare indietro nessuno studente, sottolineando che quando verranno pubblicate le indicazioni inerenti allo svolgimento dell’esame di Stato 2020, esse comprenderanno certamente anche le linee guida e gli step da seguire per ogni tipologia di esigenza, anche per gli studenti che si presentano come privatisti“.