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Fukushima 10 anni dopo: il Giappone ricorda la catastrofe nucleare del 2011

Commemorazioni in Giappone – seppur su scala limitata, a causa dell’emergenza coronavirus – per il decimo anniversario della catastrofe di Fukushima. Alle 14:46 locali (le 6:46 in Italia), si è osservato un minuto di silenzio in tutto il Paese per ricordare le oltre 15.000 vittime del triplice incidente.

Le parole del premier Suga

Il premier Yoshihide Suga ha rilasciato un messaggio di speranza durante il memoriale organizzato al Teatro Nazionale di Tokyo, in presenza dell’Imperatore Naruhito e la consorte Masako, mentre le sirene suonavano lungo i litorali della regione del Tokoku, sul versante nord orientale del Giappone, luogo del disastro.

Il disastro di Fukushima

Il disastro di Fukushima Dai-ichi è un incidente nucleare avvenuto nella centrale nucleare omonima, situata costa presso Naraha nella Prefettura di Fukushima, in Giappone.

L’incidente fu una conseguenza del terremoto e maremoto del Tōhoku dell’11 marzo 2011. Al momento del terremoto i reattori si spensero automaticamente, con procedura SCRAM attivata dal sistema di sicurezza per allarme sismico. Lo tsunami che si abbatté sulla centrale, alcune decine di minuti dopo, distrusse i gruppi di generazione diesel-elettrici di emergenza che alimentavano i sistemi di raffreddamento dei reattori 1, 2 e 3.

I reattori, pur avendo cessato la reazione nucleare sostenuta, avrebbero comunque richiesto la continuazione del raffreddamento per dissipare il calore generato dalle reazioni nucleari residue.

L’interruzione dei sistemi di raffreddamento e di ogni fonte di alimentazione elettrica, nelle ore successive, causò la perdita di controllo di tre reattori che erano attivi al momento del terremoto. Nel corso delle ore e dei giorni successivi vi furono quattro distinte esplosioni, causate da fughe di idrogeno, alcune delle quali distrussero strutture superiori degli edifici di due reattori. I noccioli di tutte e tre le Unità coinvolte subirono il meltdown completo, in momenti diversi.

Il disastro di Fukushima è considerato l’incidente nucleare più grave dopo il disastro di Černobyl’ del 26 aprile 1986, ed è l’unico insieme a quello di Chernobyl a cui sia stata assegnata la massima classificazione INES, il livello 7, la scala internazionale degli eventi nucleari e radiologici.

Il 5 luglio 2012, la commissione d’inchiesta appositamente nominata (National Diet of Japan Fukushima Nuclear Accident Independent Investigation Commission – ‘NAIIC’) concluse che le circostanze che hanno prodotto il disastro potevano essere previste e che l’incidente poteva essere evitato.

Il messaggio dell’Ambasciatore italiano a Tokyo Starace

“Oggi, 11 marzo 2021, ricordiamo commossi la tragedia che il Giappone fu chiamato dieci anni fa a fronteggiare. Il nostro pensiero va, in questa giornata, alle famiglie delle vittime del sisma del Tohoku. Ricordiamo assieme in queste ore la straordinaria reazione delle Istituzioni e del Popolo del Giappone – che con grande orgoglio e umanità hanno promosso la ricostruzione delle regioni colpite dal terremoto e dallo tsunami – e le tantissime testimonianze di amicizia e solidarietà giunte dall’Italia e dalla comunità italiana qui residente”: lo ha detto l’Ambasciatore italiano a Tokyo, Giorgio Starace, in occasione dell’anniversario decennale della catastrofe di Fukushima.

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