Russo (Cei): “Cosa insegna la pandemia alla Chiesa”

Alla Consulta delle aggregazioni laicali, il segretario generale della indica la via d'uscita per la Chiesa dall'emergenza Covid

Appello ai laici del segretario generale della Cei, monsignor Stefano Russo: “Siate testimoni autentici chiamati alla santità della speranza che scaturisce dal cuore di persone innamorate di Dio consapevoli che non ci si fa santi da soli. L’altro, infatti, mi è necessario. Tanto più se con me condivide la passione per una Chiesa chiamata ad essere risposta alle attese più profonde delle donne e degli uomini del nostro tempo. La santità è la nostra vocazione, una santità declinata al plurale. Grazie per quanto continuate a fare in questo tempo di difficoltà per tutto il Paese”. 

Chiesa in uscita

“Appartenenza, testimonianza e autenticità“. Sono tre compiti fondamentali  affidati da monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei, alla Cnal (Consulta nazionale aggregazioni laicali). “I nostri ambiti di vita quotidiani sono molto sensibili a una testimonianza che sia credibile- sottolinea monsignor Russo alla Cnal-. Guardando Gesù si può cogliere come egli abbia sempre detto ciò che ha pensato e fatto ciò che ha detto. E’ una condizione di autenticità, di concordanza con se stessi. Ciò permette di affrontare le relazioni quotidiane: terreno nel quale si gioca la nostra testimonianza”.

Speranza

Monsignor Russo crede che “la nostra Chiesa e il mondo che abbiamo davanti hanno bisogno in questo momento soprattutto di autenticità”. Quindi la speranza, per essere “costruttori di comunione e vivere questo tempo nella direzione della prossimità, della essenzialità, della creatività”.