Cdm, Calabria: fumata nera per la nomina del nuovo commissario

Il Consiglio dei ministri (Cdm) si è riunito a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte

Pandemia
GIUSEPPE CONTE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI ROBERTO GUALTIERI MINISTRO ECONOMIA

Il Consiglio dei ministri si è riunito martedì 24 novembre 2020, alle ore 20.35, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte e il Sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro. Il Consiglio dei ministri, sospeso alle ore 22.40, è terminato alle ore 0.40 di mercoledì 25 novembre 2020. Moltissimi i temi trattati.

Calabria: fumata nera

Nuova fumata nera per la nomina del commissario alla Sanità in Calabria: dopo una lunga discussione nel Governo, il Cdm si è concluso nella notte senza alcuna designazione. Sembrano sfumare dunque i nomi di Mostarda e Varratta, per una serie di veti incrociati nella maggioranza. Ora spunta l’ipotesi Agostino Miozzo, attuale coordinatore del Cts. Tutto rimandato dunque a un nuovo Cdm.

Ratifica ed esecuzione di accordi internazionali

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Luigi Di Maio, ha approvato due disegni di legge di ratifica e di esecuzione di altrettanti accordi internazionali, rispettivamente con il Regno del Bahrein, nei settori della cultura, dell’istruzione, della scienza, della tecnologia e dell’informazione, e con la Repubblica argentina, argentina sulla collaborazione negli usi pacifici dello spazio extra-atmosferico.

Inoltre, su proposta dello stesso Ministro e del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge di ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Gibuti sulla cooperazione nel settore della difesa.

1. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo del Regno del Bahrein sulla cooperazione nei settori della cultura, dell’istruzione, della scienza, della tecnologia e dell’informazione, fatto a Roma il 4 febbraio 2020 (disegno di legge) L’Accordo promuove la comprensione e la conoscenza reciproche attraverso lo sviluppo delle relazioni culturali, scientifiche, tecnologiche, anche in materia d’istruzione e informazione. Particolare attenzione sarà prestata alla cooperazione nei settori dell’archeologia, degli archivi, della musica, delle arti, del teatro e del cinema, con la partecipazione reciproca a festival, rassegne cinematografiche ed altri eventi rilevanti. L’Accordo promuove altresì la cooperazione nel settore della formazione superiore, delle Università e delle istituzioni dell’alta formazione artistica (AFAM) e in quello della ricerca e della collaborazione tra istituzioni scolastiche.

2. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo Quadro tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica argentina sulla collaborazione negli usi pacifici dello spazio extra-atmosferico, fatto a Buenos Aires il 27 febbraio 2019 (disegno di legge) Il testo amplia le aree di cooperazione già contenute nel precedente Accordo del 1992 e ne aggiorna i termini e le condizioni, in considerazione dell’evoluzione dei programmi e del contesto di riferimento delle iniziative già intraprese, prevedendo anche la possibilità di collaborazione con il settore privato.

3. Ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Gibuti sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 29 gennaio 2020 (disegno di legge) L’Accordo ha lo scopo di avviare forme strutturate di cooperazione bilaterale tra le Forze Armate dei due Paesi, nell’intento di consolidare le rispettive capacità difensive e migliorare la comprensione reciproca sulle questioni della sicurezza.

Trasferimento di funzioni alla regione Sicilia

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia, ha approvato un decreto legislativo di attuazione dello Statuto della Regione siciliana recante disposizioni in materia di trasferimento di funzioni alla Regione in conformità agli articoli 19, 30, 34, 41 e 48 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112.

Si tratta del decentramento di funzioni in materia di incentivi alle imprese in specifici ambiti, quali l’industria, l’energia, le miniere e le risorse geotermiche, le fiere e i mercati, l’organizzazione e la partecipazione a mostre ed esposizioni organizzate al di fuori dei confini nazionali per favorire l’incremento delle esportazioni dei prodotti locali, la promozione e il sostegno alla costituzione di consorzi (esclusi quelli a carattere multiregionale) tra piccole e medie imprese industriali, commerciali e artigiane, alla promozione ed al sostegno finanziario, tecnico-economico ed organizzativo di iniziative di investimento e di cooperazione commerciale ed industriale da parte di imprese italiane, allo sviluppo della commercializzazione nei mercati di altri Paesi dei prodotti agroalimentari locali, alla promozione ed al sostegno della costituzione di consorzi agroalimentari, alla promozione ed al sostegno della costituzione di consorzi turistico-alberghieri.

Al finanziamento delle funzioni trasferite si provvede sulla base di criteri di riparto definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome. Infine, si stabilisce che verranno assegnate direttamente alla Regione le quote di eventuali stanziamenti iscritti nel bilancio dello Stato, anche conseguenti ad assegnazioni dell’Unione europea, relativi alle funzioni trasferite, per la parte riferibile al territorio regionale.

Riforma dello sport

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha approvato, in esame preliminare, cinque decreti legislativi di riforma dell’ordinamento sportivo, in attuazione di altrettanti articoli della legge delega 8 agosto 2019, n. 86, in materia di lavoro sportivo e di semplificazioni e sicurezza in materia di sport.

Il decreto, in attuazione dell’articolo 5 della legge delega, introduce una revisione organica e della definizione del “lavoratore sportivo” in tutte le sue forme e prevede, per la prima volta, tutele lavoristiche e previdenziali per i lavoratori sportivi sia nel settore dilettantistico sia nel settore professionistico. Tra le principali novità, si prevede: l’abolizione del vincolo sportivo, inteso come limitazione alla libertà contrattuale dell’atleta, anche nel settore dilettantistico, entro il mese di luglio 2022; il riconoscimento all’attività di associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno formato l’atleta, alle quali è assicurato da un premio di formazione; l’affermazione delle pari opportunità per lo sport femminile, professionistico e dilettantistico; il riconoscimento di pari diritti delle persone con disabilità nell’accesso alla pratica sportiva di tutti i livelli; la tutela dei minori e dei cittadini con disabilità nell’ambito della pratica sportiva; la tutela e il sostegno del volontariato sportivo; l’istituzione di un “Fondo per il professionismo negli sport femminili”; l’istituzione della figura professionale del chinesiologo di base, di quello sportivo e del manager dello sport.

Si prevede che le associazioni sportive dilettantistiche e le società sportive dilettantistiche possano svolgere anche attività commerciali, solo se secondarie rispetto all’attività sportiva e strumentali all’autofinanziamento, e che possano distribuire una parte dei dividendi con limiti stringenti a tutela della vocazione sportiva.