Il CdM approva la manovra da 24 miliardi di euro: Meloni: “Fatta in tempo record”

Camera Manovra
Foto: Palazzo Chigi

Il governo ha dato il via libera ad una manovra da 24 miliardi di euro. Lo ha annunciato la premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa che ha fatto seguito al varo della finanziaria: “Concentrate le poche risorse sulle grandi necessità”. Il Presidente Meloni, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, il Vice Ministro Leo, i Vice Presidenti Tajani e Salvini hanno illustrato in conferenza stampa i provvedimenti adottati.

La legge di bilancio al Consiglio dei Ministri

Legge di bilancio in 82 articoli dalla famiglia agli stanziamenti per i contratti della p.a. La bozza in entrata al consiglio dei ministri prevede anche il rinnovo della carta Dedicata a te, un articolo sui mutui prima casa, un capitolo intero di lotta all’evasione fiscale e un altro per lavoro e politiche sociali.

Meloni, manovra a tempo di record, unità di vedute in Cdm

“Abbiamo varato la manovra 2024, il Cdm lo ha Fatto a tempo di record: poco più di un’ora a dimostrazione dell’unità di vedute del Cdm della maggioranza che sostiene il governo”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza stampa al termine del Cdm che ha approvato la manovra. La manovra vale complessivamente “poco meno di 24 miliardi, frutto di 16 miliardi di extragettito e per il resto di tagli di spese. E’ una manovra che considero molto seria, molto realistica che non disperde risorse ma le concentra su grandi priorità continuando a seguire la visione che il governo ha messo dall’inizio del suo mandato, nonostante il quadro complesso”.

Due terzi del costo della Manovra saranno coperti in extra deficit, quindi il governo ha dovuto individuare nuove entrate o risparmi di spesa per 8 miliardi almeno. Il quadro – ha sottolineato Meloni – è chiaramente abbastanza complesso: noi nel 2024 avremo circa 13 miliardi euro di maggiori interessi sul debito, da pagare in forza delle decisioni assunte dalla Bce, e circa 20 di superbonus. L’aumento dei tassi e il superbonus fanno complessivamente più della Manovra di bilancio”.

“Cento euro al mese in più in busta paga per 14 milioni di cittadini”

Primo pilastro della Manovra finanziaria è il taglio del cuneo fiscale. L’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi più bassi è iniziato nel 2022 con il governo Draghi, è stato confermato e rivisto al rialzo con la Legge di Bilancio 2023 messa a punto dal governo Meloni ed è salito ulteriormente grazie al decreto lavoro del primo maggio scorso. Il taglio attualmente in vigore e che sarà prorogato di un altro anno è del 6% per i lavoratori con reddito fino a 35mila euro e del 7% per chi ha un reddito non superiore a 25mila euro l’anno (1.923 euro al mese). “E’ un aumento in busta paga che mediamente corrisponde a circa 100 euro al mese per una platea di circa 14 milioni di cittadini”, ha detto Meloni, precisando che “è il provvedimento più corposo: cuba circa 10 miliardi”.

Le aliquote Irpef 2024

L’altro pilastro della Manovra è l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef (coperte con i quasi 16 miliardi di extradeficit). Per il 2024 gli scaglioni si riducono da quattro a tre, accorpando i primi due scaglioni con un’unica aliquota al 23%. Le nuove aliquote per scaglioni di reddito sono così determinate: fino a 28.000 euro, 23%; oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%; oltre 50.000 euro, 43%. Inoltre si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area prevista per i redditi di lavoro dipendente che viene parificata a quella già vigente a favore dei pensionati. Anche in questo caso l’obiettivo è favorire i redditi bassi e per questo sarà accorpata nell’aliquota del 23% (oggi riservata ai redditi fino a 15.000 euro) anche quella del 28% (oggi prevista da 15.001 a 28.000 euro).

Fonte: Ansa