SATURNO, LA SONDA CASSINI MOSTRA L’ALTRO ANELLO DEL PIANETA

Molto più giovane e molto più denso: così uno degli anelli Saturno si distingue dagli altri. I dati raccolti dagli strumenti della sonda Cassini, la missione congiunta di Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi) che dal 2009 orbita attorno al pianeta.

I dati, pubblicati sulla rivista Icarus dal gruppo del Jet Propulsion Laboratory (Jpl) guidato da Ryuji Morishima, indicano che al centro del settore A, il più esterno della fascia di anelli, la temperatura è più alta del previsto.

Il fenomeno è stato analizzato dai ricercatori attraverso le variazioni della temperatura negli anelli  nell’alternarsi delle stagioni. Si sono accorti così che l’anello A è composto di frammenti di ghiaccio delle dimensioni di circa un metro, anzichè di regolite, la roccia che è invece molto comune negli altri anelli. ”Un fenomeno inatteso”, ha rilevato Morishima.

La prima ipotesi sulla sua formazione potrebbe essere la distruzione di una luna, probabilmente a causa di un gigantesco impatto avvenuto nelle utlime centinaia di milioni di anni. Un tempo relativamente recente sulla scala planetaria e che non avrebbe permesso ai detriti di distribuirsi in modo uniforme.

Una seconda ipotesi vedrebbe invece all’origine dei frammenti dell’anello un ‘grappolo’ di piccole lune, trascinate dal fiume di ghiaccio degli anelli e poi disperse e frantumate nella corrente. Secondo Linda Spilker, del Jpl, ”è un risultato affascinante perchè indica che la parte centrale dell’anello A potrebbe essere più giovane rispetto agli altri anelli”. Alcuni di essi, ha aggiunto, ”potrebbero essere più antichi dello stesso Saturno”.