“Progetto Soccorso Civile”: eliminiamo le barriere architettoniche

[cml_media_alt id='3883']barriere11[/cml_media_alt]Uno dei punti chiave per l’inclusione sociale delle persone affette da disabilità, in tutto il mondo, è quello che affronta l’eliminazione delle barriere architettoniche. E nonostante in Italia ci sia la legge del 1987 a disciplinarla, questa norma viene ancora troppo spesso disattesa, ponendosi come principale deterrente alla vita autonoma dei diversamente abili.
Ed è proprio sulla base di questa urgenza che l’associazione Luca Coscioni ha dato vita a “Progetto Soccorso Civile”: un portale, un call-center e corsi di formazione per far conoscere e rispettare la legislazione sull’abbattimento delle barriere architettoniche. È da queste tre risorse che l’iniziativa, presentata ieri a Palazzo Madama e finanziata dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, si occuperà di assistere chiunque sia interessato alla tematica.

Progetto Soccorso Civile ha preso il via ad inizio giugno e si concluderà la prossima estate. “Entro la fine dell’anno – ha spiegato il responsabile del progetto Rocco Berardo – avremo sia il portale sia il call center, che forniranno risposte in merito alla normativa vigente e fungeranno da sede di confronto, proposte e scambio di idee”. L’idea, poi, include anche una serie di aggiornamenti formativi, rivolti soprattutto alle associazioni italiane e finalizzati a rendere più efficace l’azione di tutela nei confronti delle persone disabili.
“Quello delle barriere è un problema sanitario, sociale e culturale – ha detto il senatore e presidente della commissione straordinaria per i diritti umani Luigi Manconi –e tra i tanti indicatori del livello di civiltà di un paese, quello sulla tutela dei disabili è forse il più eloquente, e in Italia il più drammaticamente negativo”.