Liguria e Lombardia ancora flagellate dalle alluvioni

I cittadini liguri non trovano pace e da oltre due settimane continuano a lottare quotidianamente contro il tempo: questa notte trombe d’aria hanno colpito a macchia di leopardo tutto il territorio genovese, è stato completamente distrutto un magazzino agricolo, scoperchiata una stalla e sradicato un tunnel per la produzione di ortaggi. Poi, decine di frane hanno interrotto la viabilità isolando decine di famiglie famiglie e in Valle Stura è stato necessario intervenire con un elicottero per approvvigionare gli animali delle fattorie. Nel Tigullio l’esondazione del torrente Rupinario, del Rio Campodonico e dell’Entella ha provocato ingenti danni ad aziende floricole e orticole, e su tutto il territorio si contano centinaia di crolli di muretti. Coldiretti Genova, a fronte dei danni soprattutto in ambito agricolo, ha chiesto lo stato di calamità per tutti i Comuni colpiti e sta assistendo le aziende nella compilazione dei modelli per la segnalazione dei danni, rimanendo operativa su tutto il territorio.

“L’intervento per la messa in ripristino del versante sfiora i due milioni di euro”, dichiara in una nota l’associazione. La Protezione civile della Regione, la scorsa notte, ha emanato il cessate allerta meteo, chiedendo comunque attenzione per il pericolo di frane: “In considerazione dello stato di impregnazione dei versanti – scrive l’Apral – si ritiene di prestare comunque una costante attenzione per l’assetto idrogeologico del territorio”.
Il sottosegretario Graziano Delrio, in visita alle zone alluvionate, ha annunciato che avverrà uno “sformaneto del patto di stabilità per consentire gli interventi urgenti di messa in sicurezza”. Oggi su gran parte del territorio è tornato il sole. Ma la luce non annienta i danni: case, negozi, stalle e strade restano distrutte, i cittadini disperati. Non sono al momento previste precipitazioni significative, ma piogge residue potranno persistere fino a domani mattina sullo Spezzino.

E’ di quattro vittime e 650 persone evacuate il bilancio del maltempo in Lombardia. Lo ha annunciato l’assessore alla Protezione civile di Regione Lombardia Simona Bordonali che, in Consiglio regionale, ha fatto il punto delle criticità registrate. “Le situazioni più complicate sono state registrate nelle Provincie di Cremona: ci sono 200 evacuati in comune di San Daniele Po, area golenale del fiume Po, 100 evacuati in provincia di Milano in gran parte delle comunita’ di Parco Lambro e 100 in provincia di Mantova, abitanti nelle aree golenali” ha spiegato Bordonali, ricordando che le vittime sono state “una a Ispra causa annegamento lago Maggiore, una a Crema causa annegamento in roggia e due a Laveno Mombello causa frana su abitazione”. “Nella giornata di sabato 15 novembre, quella più critica dell’intero evento, sulla pianura e sulla fascia prealpina centro-occidentale, sono stati registrati valori tra 80-120 mm di pioggia, con picchi locali superiori ai 150 mm in 24 ore”.