La Norvegia torna all’età del piombo. Ma solo nella caccia

Dopo dieci anni di utilizzo di materiali alternativi al piombo la Norvegia torna all’antico nello sport della caccia. La decisione di Oslo è arrivata il 3 febbraio, quando il Parlamento con 79 voti a favore e 16 contro ha reintrodotto l’uso dei pallini per l’attività venatoria al di fuori delle zone umide. Il divieto dell’utilizzo di questo materiale era stato varato nel 2005, provocando la reazione delle associazioni di categria norvegesi che hanno lavorato duramente in questi anni per denunciare la mancanza di prove tangibili in favore di tale limitazione, oltre a sostenere che l’uso di munizioni alternative poneva seri rischi per la salute sia degli animali che degli esseri umani.

Quello che gli interessati hanno cercato di far capire è che la decisione del Parlamento era stata basata più su interessi politici (nascosti dietro messaggi moralizzanti) piuttosto che su studi scientifici. Per questo il mondo venatorio norvegese e il Norway’s Weapons Council hanno lavorato duramente per chiarire come il piombo rappresenti il materiale più adatto per le munizioni da caccia. E’ stato dimostrato quindi prima di tutto che i proiettili alternativi non sono più eco-sostenibili del piombo, oltre al fatto che spesso provocano inutili sofferenze per gli animali e rischi per i cacciatori. Infine è  risultata evidente la necessità di ulteriori studi e approfondimenti sui materiali usati sino a oggi. A questo punto il governo norvegese inserirà la decisione presa dal Parlamento all’interno di un regolamento di prossima emanazione, dando così ai propri cittadini cacciatori la possibilità di tornare ad utilizzare munizioni a base di piombo al di fuori delle zone umide già a partire dalla stagione venatoria in corso.