La mano di Al Qaida dietro la strage di Parigi. “Vendicato l’onore di Maometto”

Alla fine la rivendicazione per l’attacco contro Charlie Hebdo è arrivata. Non dall’Isis, cui nelle prime ore dopo la strage si era attribuita la responsabilità, ma da Al Qaida, cui i fratelli Kouachi (uccisi ieri dopo due giorni di caccia all’uomo) appartenevano. “L’Occidente smetta di di attaccare l’Islam o ci saranno nuove operazioni terroristiche” ha minacciato in un video Harith bin Ghazi al-Nadhari dell’Aqap, il ramo yemenita del gruppo fondato da Osama Bin Laden. L’eccidio della redazione del giornale satirico francese aveva come obiettivo quello di “vendicare l’onore di Maometto”, offeso, secondo i jihadisti, dalle vignette del settimanale colpito.

E’ stata dunque la “leadership di Aqap a dirigere le operazioni, scegliendo il target con cura” ha detto il portavoce all’Associated Press al Cairo. Secondo la fonte, gli attacchi in Francia sono in linea con gli avvertimenti all’Occidente formulati da Osama Bin Laden su “le conseguenze della persistenza della blasfemia contro le santità musulmane”. Il videoclip di 6 minuti, con il titolo “The Faces succeeded”, è comparso su su Youtube poco dopo l’uccisione dei tre terroristi ed è stato rimosso successivamente.

“Alcuni dei figli di Francia – ha affermato al-Nadhari – sono stati irrispettosi con i profeti di Allah, e quindi un gruppo tra i soldati di Allah ha marciato contro di loro, a cui hanno insegnato il rispetto e i limiti della libertà di espressione. I soldati che amano Allah e i suoi messaggeri sono arrivati a voi, e loro non hanno paura della morte ma adorano il martirio per la causa di Allah”.

Domani a Parigi è prevista la marcia di solidarietà, a fianco ad Hollande ci saranno i principali leader europei tra cui il premier Renzi che ha annunciato ieri di voler essere vicino al presidente francese. Gli Usa hanno lanciato un’allerta globale sui viaggi degli americani dopo i recenti attentati. Lunedì è previsto un vertice Ue contro il terrorismo.