“IN CUCINA IO NON SPRECO”: IL RICETTARIO PER IMPARARE L’ARTE DEL RECUPERO

Le tavole italiane si sono trasformate da luogo-simbolo di prelibatezze culinarie a esempio di spreco alimentare. Secondo i dati pubblicati dal Politecnico di Milano, infatti, ogni italiano spreca mediamente circa 100 kg di cibo all’anno, per un valore di oltre 220 Euro…alla faccia della crisi economica. Lo spreco domestico – prosegue lo studio – ha sciupato prodotti per oltre 5,6 miliardi di Euro, ovverosia quasi la metà degli oltre 12 miliardi di Euro che si perdono annualmente lungo la filiera agroalimentare.

La necessità di sensibilizzare i cittadini sull’importanza di un’agricoltura sostenibile, in grado di sfamare la popolazione mondiale senza spreco di risorse e nel rispetto dell’ambiente e delle persone, ha spinto Syngenta e Banco Alimentare – due realtà di primissimo piano rispettivamente nello sviluppo di un’agricoltura sostenibile e nella raccolta e redistribuzione a scopo solidaristico delle eccedenze alimentari – in collaborazione con La cucina italiana, alla realizzazione del ricettario “In cucina io non spreco”.

Il ricettario, presentato a Milano presso la Scuola de La Cucina Italiana e scaricabile gratuitamente dal sito www.lacucinaitaliana.it accedendo alla sezione in homepage “Ricettario”, e da www.syngenta.it e bancoalimentare.it, spiega come lo spreco possa aver origine dal campo, senza un uso consapevole e responsabile delle risorse, e come poi prosegua in casa. Il libretto propone 34 ricette, consigli e suggerimenti degli chef ma anche degli agricoltori invitando il consumatore a utilizzare in modo consapevole, fantasioso e gustoso ciò che, per disattenzione o incuria, finisce tra i rifiuti perché considerato scarto o cibo non più edibile.

“Siamo lieti di essere partner di questo ricettario – commenta Andrea Giussani, Presidente di Fondazione Banco Alimentare Onlus – che consideriamo un utile strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dello spreco alimentare. Seppur il ricettario si concentri sullo spreco generato all’interno delle “mura di casa”, ambiente di cui Banco Alimentare non si occupa direttamente, non potevamo che accettare con entusiasmo l’invito di due attori di prim’ordine quali Syngenta e La Cucina italiana. Mi auguro quindi che il testo possa essere un utile strumento sia per ridurre lo spreco nelle case degli italiani, sia per far conoscere al maggior numero di persone possibile la nostra opera”.