Ecco i tredici punti dell’accordo di Minsk

Quella di ieri è stata una giornata fondamentale per garantire la stabilità e la pace nell’Europa dell’est. Al termine di una lunga notte di trattative e nervosismo i partecipanti al vertice di Minsk hanno trovato un accordo per il cessate il fuoco nell’Ucraina orientale. Ecco i 13 punti dell’intesa.

1)”Un cessate il fuoco immediato e completo nelle aree delle regioni di Donetsk e Luhansk, a partire rigorosamente dalla mezzanotte (ora di Kiev) del 15 febbraio 2015.

2) “Il ritiro di tutte le armi pesanti da entrambe le parti a distanze uguali, al fine di creare almeno una zona di sicurezza di 50 chilometri per i sistemi di artiglieria di grosso calibro, di 70 chilometri per i lanciarazzi Grad e di 140 chilometri per i lanciarazzi Tornado-S, Uragan e Smerch e i missili Tochka (Tochka-U)”. Per le truppe ucraine il ritiro sara’ “dalla linea di contatto effettivo” mentre per le unita’ militari delle regioni di Donetsk e Luhansk il ritiro sara’ “dalla linea di contatto in conformita’ con il memorandum di Minsk del 19 settembre 2014”. Il ritiro delle armi pesanti dovra’ iniziare al piu’ tardi il secondo giorno del cessate il fuoco e terminare entro 14 giorni. L’Osce contribuira’ a questo processo.

3) “Monitoraggio e verifica efficace da parte dell’Osce del cessate il fuoco e del ritiro delle armi pesanti, con l’impiego di tutti i mezzi tecnici necessari, compresi i satelliti, i UAV e i sistemi radar.

4) “Il primo giorno dopo il ritiro, inizio di un dialogo sulle procedure per lo svolgimento di elezioni locali in conformita’ con la legge ucraina”.

5) “Indulti e amnistie attraverso l’emanazione di una legge che vieti il perseguimento e la punizione delle persone per quanto riguarda gli eventi che hanno avuto luogo nelle aree delle regioni di Donetsk e Luhansk”.

6) “Garantire la liberazione e lo scambio di ostaggi e persone detenute illegalmente. Questo processo deve essere completato entro e non oltre il quinto giorno dopo il ritiro”.

7) “Fornitura di un sicuro accesso, consegna, stoccaggio e distribuzione di aiuti umanitari ai bisognosi sulla base di un meccanismo internazionale”.

8) “Determinazione della procedura per il pieno ripristino delle relazioni socio-economiche, comprese le operazioni di prestazioni sociali, come le pensioni. A tal fine, l’Ucraina deve recuperare il controllo del segmento del suo sistema bancario nelle zone colpite dal conflitto e per questo sara’ probabilmente creato un meccanismo internazionale per facilitare tali trasferimenti”.

9) “Pieno controllo del confine di Stato dell’Ucraina da parte del governo di Kiev in tutta l’area del conflitto, che dovrebbe iniziare dal primo giorno dopo le elezioni locali ed essere completata dopo una soluzione politica globale entro la fine del 2015.

10) Il ritiro di tutte le forze armate straniere, attrezzature militari, così come dei mercenari presenti sul territorio dell’Ucraina, sotto la supervisione dell’Osce. Disarmo di tutti i gruppi illegali”.

11) “Riforma costituzionale, con la nuova Costituzione che dovrà entrare in vigore entro la fine del 2015, che preveda il decentramento quale elemento chiave (tenendo conto delle caratteristiche delle singole aree delle regioni di Donetsk e Luhansk, concordato con i rappresentanti di queste aree), cosi’ come l’adozione della legislazione permanente sullo status speciale di singole aree delle regioni di Donetsk e Luhansk”.

12) “Sulla base della legge ucraina, le questioni relative alle elezioni locali saranno discusse e concordate con le singole aree delle regioni di Donetsk e Luhansk. Le elezioni si terranno nel rispetto delle pertinenti norme dell’Osce con il monitoraggio da parte dell’Odihr (Office for Democratic Institutions and Human Rights)”.

13) “Intensificazione delle attività del gruppo di contatto Trilaterale, anche attraverso la costituzione di gruppi di lavoro per attuare gli aspetti rilevanti dell’accordo Minsk”.