Croce Rossa: a Lampedusa una medaglia d’oro al merito per l’accoglienza degli immigrati

Una medaglia d’oro per riconoscere l’impegno e l’umanità di una popolazione che si prodiga continuamente all’accoglienza di immigrati. Così la Croce Rossa Italiana ha deciso di premiare l’umanità, l’imparzialità, l’indipendenza, la volontarietà, l’unità, la neutralità e l’universalità di un’intera città. “Di fronte ai numerosi migranti in fuga dalla guerra e dalla disperazione arrivati nell’ultimo anno sull’isola di Lampedusa, – si legge in comunicato della Croce Rossa Italiana – gli abitanti hanno sempre mostrato non soltanto generosità e senso civico quanto Umanità e rispetto per la dignità di persone che, prima di presentarsi alla loro porta come stranieri, chiedono aiuto come esseri umani”.

La cerimonia è prevista per il prossimo 6 febbraio, quando alle ore 18 il sindaco di Lampedusa e Linosa ritirerà la Medaglia d’Oro al merito, che sarà consegnata dal Presidente Nazionale della Cri, Francesco Rocca. Anche le scuole dell’isola verranno coinvolte nella cerimonia, e nei giorni precedenti saranno impegnate in un progetto volto alla conoscenza e alla diffusione dei principi e dei valori che da sempre animano i volontari della Croce Rossa. “La Croce Rossa Italiana riconosce Lampedusa come protagonista di una pagina di umanità in un momento storico importante per il nostro Paese e ad ogni singolo cittadino rivolge il suo sentito grazie. Il fenomeno dell’immigrazione è ormai una vera e propria emergenza sociale, di fronte alla quale decisori pubblici e vertici europei non sanno ancora dare adeguata risposta.

“Di fronte all’enorme portata dell’emergenza sbarchi, la generosità, il rifiuto del pregiudizio, la volontà di alleviare le sofferenze umane, il grande spirito di fratellanza, hanno fatto di Lampedusa un esempio di umanità e responsabilità collettiva per tutto il Paese. – si legge ancora nel comunicato dell’ente – La Croce Rossa Italiana riconosce questo merito ai cittadini di Lampedusa conferendo loro una Medaglia al merito come segno tangibile della responsabilità collettiva che ogni singolo italiano ha nei confronti delle sofferenze e difficoltà altrui e come monito per l’intera comunità nazionale a superare le barriere del pregiudizio”.