Il corpo del beato Acutis sarà esposto in modo permanente

Il vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino ha riaperto la tomba del giovanissimo "influencer di Dio"

Acutis
Carlo Acutis beato

A pochi giorni dalla riapertura della “porta di San Francesco”, riportata alla luce dopo 800 anni per consentire ai fedeli di rivivere il gesto con cui il Poverello, nel vescovado di Assisi, si spogliò di tutti i beni terreni, mercoledì 1 giugno il vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino ha riaperto anche la tomba del beato Carlo Acutis.

“I luoghi di Francesco e il corpo del beato Carlo sono vie per incontrare il Signore – ha detto monsignor Sorrentino – . Le loro immagini, poste insieme all’ingresso del Santuario, additano Gesù”. Il vescovo auspica che “questa consapevolezza animi tutti i pellegrini che vengono al Santuario, spingendoli ad aprirsi alla luce del Vangelo e a fare una profonda esperienza di fede”. Dato che il corpo del beato resterà esposto in modo permanente, i responsabili della Fondazione Santuario della Spogliazione invitano i fedeli a non affrettarsi per evitare possibili assembramenti nei giorni di punta.

Il patrono dei millennials

Nato il 3 maggio 1991 a Londra e vissuto a Milano, a 12 anni Carlo era già catechista nella sua parrocchia. Appassionato alla figura e alla spiritualità di Francesco d’Assisi, aveva creato negli anni dei siti web attraverso i quali diffondeva la fede in Gesù e l’Eucaristia con parole semplici, rivolte ai giovani come lui. Morto a soli 15 anni per una leucemia fulminante il 12 ottobre 2006 presso l’ospedale San Gerardo di Monza, dopo aver offerto le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa, il 10 ottobre 2020 è stato iscritto nel numero dei Beati.