3678 è il numero dei positivi oggi in Italia. 125.314 i tamponi effettuati

Riccardi: “Senza gli imprescindibili presidi sanitari rischiamo di non poter proteggere in modo adeguato la nostra gente”

Fonte: Ministero della Salute

In Italia, oggi,  il numero dei contagi registrati è pari a 3678. Gli attualmente positivi sono 62.576. Il numero delle vittime è in totale 36.061. I casi totali sono 333.940. Il totale dei dimessi guariti è 235.303.  I ricoverati in terapia intensiva sono 337. Le persone in isolamento domiciliare sono 58.457. I pazienti ricoverati con sintomi ammontano a 3782. Il totale dei casi testati è pari a 7.296.766. I tamponi effettuati oggi sono 125.314, per un totale di 12.069.402.

La situazione regionale

La regione in testa alla classifica per maggior numero di positivi registrati è la Campania con 544 casi. Seguono la Lombardia con 520, il Veneto con 375 e il Lazio con 357. 300 sono le persone positive in Toscana. La Sicilia registra 213 casi. Il Molise registra 1 solo caso.

Le parole di Riccardi

Oggi a Bari, Riccardo Riccardi, Vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, nel corso del Forum Mediterraneo in Sanità intitolato “Covid e post Covid-19 -La rinascita del sistema sanitario vista da Sud”, ha affermato: “La pandemia che stiamo ancora affrontando ha evidenziato quanto sia strategico fare un investimento straordinario sul patrimonio delle risorse umane. Dobbiamo mettere in campo un grande piano in grado di individuare i diversi ruoli e le competenze necessarie, soprattutto quelle nuove. Competenze che vanno formate e messe nelle condizioni di operare in un quadro di stabilità”.

Ha, poi, proseguito dicendo: “Dobbiamo stabilire le regole e definire i contratti in modo da tutelare questi professionisti, alleggerendo forse alcuni aspetti burocratici che vanno a impattare sull’accessibilità e sull’esercizio della professione. Grazie a questo importante piano il sistema sanitario potrà dare ai cittadini – a livello regionale ma anche nazionale – le migliori risposte di salute anche in situazioni di forte crisi come quella causata dalla diffusione del coronavirus. La pandemia ha messo in evidenza anche il tema della dotazione degli strumenti di protezione. Senza gli imprescindibili presidi sanitari rischiamo di non poter proteggere in modo adeguato la nostra gente. I problemi durante la fase acuta del Covid-19 sono stati numerosi e oggi dobbiamo registrare le criticità legate alle vaccinazioni. Questi sono rischi troppo alti per il sistema Paese”.

“Credo inoltre si debba approfondire il ruolo della medicina territoriale. Va bene infatti realizzare investimenti importanti, costruire le condizioni adatte e innovare le strutture da un punto di vista tecnologico, ma per non caricare ulteriormente un sistema sanitario già sovraccaricato dobbiamo puntare molto soprattutto sulla complicità e sulla collaborazione stretta con i medici di Medicina generale”- così ha precisato il Vicegovernatore.