Pompeo in Giappone discute alleanza in funzione anti-Cina

Pompeo in visita a Tokyo per un'alleanza tra Usa, Giappone, India e Australia per controbilanciare l'egemonia economica della Cina

Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, con il nuovo premier del Giappone, Yoshihide Suga

Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, è arrivato nella mattinata a Tokyo – in Giappone – per partecipare ad un incontro con i ministri degli Esteri di Giappone, Australia e India. Il capo della diplomazia americana ha riferito che a margine della visita incontrerà anche il nuovo premier nipponico Yoshihide Suga.

La riunione dei quattro paesi, che pone i presupposti per un’alleanza economica “quadrilaterale” tra Usa, Giappone, India e Australia, ha lo scopo di creare una maggiore stabilità nella regione Indo-Pacifico per controbilanciare la sempre più crescente egemonia della Cina nel Mar Cinese Orientale, specialmente nelle attività legate alla cibernetica e aerospaziale.

Trump

Pompeo riferirà al premier nipponico gli ultimi aggiornamenti anche in merito alle condizioni di salute del presidente Usa, Donald Trump, recentemente dimesso dall’ospedale di Washington, dove era ricoverato per aver contratto il Covid-19, e che oggi è tornato al lavoro alla Casa Bianca. Proprio a causa della malattia del Presidente, il segretario di Stato ha dovuto accorciare il suo viaggio in Asia rinunciando alle tappe previste in Corea del Sud e Mongolia.

Di maio e Parolin

In merito alla figura e al peso di Pompeo nella diplomazia estera, ha parlato oggi il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio in un’intervista su La Stampa. Fra Trump e Biden, si legge, Di Maio sceglierebbe “per esperienza personale” l’amministrazione Trump, con la quale “si lavora molto bene” e “con Mike Pompeo si è instaurato un legame di amicizia“. Proprio sulla delicata questione dei rapporti con la Cina, Pompeo è stato recentemente ricevuto anche dal suo “omologo”, il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, assieme al responsabile dei Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallaghe.

Borse asiatiche in crescita

Le borse asiatiche rispondono con segno positivo dopo l’annuncio del rientro del Presidente Trump dopo tre giorni di cure ospedaliere. Sulla scia di Wall Street, dopo il ritorno del presidente Donald Trump, Giappone (+0,5%), Hong Kong (+0,85%) e Corea del Sud (+0,3%) salgono anche se in toni contenuti. A sostenere gli indici sono i titoli del settore energia e informatico. Le Borse in Asia sono inoltre “orfane” dei listini cinesi, chiusi per festività fino a mercoledì.