Autostrade Liguria, perché non è un problema solo locale

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Da giorni e giorni arrivare in Liguria per passeggeri e merci è diventato un calvario. Tutti i lavori per la messa in sicurezza di gallerie e viadotti che avrebbero dovuto scattare subito dopo la tragica caduta del Ponte Morandi sono scattati purtroppo solo ora perché a Roma hanno capito che in questi due anni la gente e i trasporti hanno viaggiato senza sicurezza. Delle 22 corsie autostradali A e R da e verso la Liguria ne funzionano solo 10. Il nodo di Genova con quello di Bologna sono i punti più difficili della mobilità stradale del Paese. Da vent’anni a Genova si aspettano Terzo Valico e Gronda. La tragica caduta del Ponte Morandi è stata gestita molto bene da Sindaco e Regione che con investimenti e lavori rapidi hanno migliorato la viabilità locale.

L‘avvio In contemporanea dei lavori di sistemazione radicale di viadotti e gallerie autostradale Sta causando code e ritardi che vengono pagati dalla economia del Nord Ovest, che dai porti liguri riceve le importazioni e che sui porti liguri deve arrivare per le esportazioni, vede i tempi e i costi di trasporto aumentare del 50%.

Ora si profila la chiusura totale della A26 e successivamente della A12. Una soluzione inaccettabile è insostenibile. Aver mescolato discussioni sulle concessioni autostradali e lavori di manutenzione straordinaria è stato un errore grave è pesante. L’economia del Nord Ovest deve pagare i rimorsi di coscienza e i ritardi di Autostrade e Governo?

Faccio rilevare che questa gestione rischia di far perdere traffici ai porti italiani perché i grandi gruppi italiani ed europei non ci impiegano molto a dirottare importazioni ed esportazioni ai porti del Nord Europa. La incompetenza governativa viene pagata dalla economia nazionale. Mi auguro Pertanto che le Associazioni produttive del Nord Ovest e le Regioni Piemonte e Lombardia si muovano in giornata col Governo.