Covid, in Usa 118mila morti. Twitter censura Trump: media manipolati

Florida e Texas nuovi epicentri in Usa. New York si orepara alla riapertura. Razzismo: il vice di Pompeo si dimette per protesta contro Trump

Negli Stati Uniti le vittime del coronavirus salgono ad oltre 118 mila, con 2.189.128 casi di contagio. E’ quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University. Nelle ultime 24 ore le vittime sono state 687. Un rimbalzo nei casi si é verificato in almeno 20 Stati Usa. La Florida e il Texas sono ormai i nuovi epicentri della pandemia negli Usa. In entrambi gli stati nelle ultime 24 ore è stato registrato il record dei nuovi casi giornalieri da quando si è diffuso il coronavirus: 3.516 in Texas, dove i contagi sfiorano oramai i 100 mila, e 3.207 in Florida, con un totale di quasi 86 mila contagi. Situazione critica anche in Arizona e in Lousiana. Intanto la California ha varato l’obbligo di indossare le mascherine nella maggior parte dei luoghi pubblici. New York invece si prepara alla fase 2 della riapertura da lunedì 22 giugno, dopo essere stata l’epicentro della pandemia negli Usa. A ore è atteso l’annuncio del governatore dello stato Andrew Cuomo e del sindaco Bill de Blasio. Dovrebbero ripartire ristoranti, negozi e altre imprese. Il ritorno alla normalità però resta lontano, come dimostra l’annuncio del Carnegie Hall, del New York City Ballet e del Lincoln Center di cancellare l’intera stagione autunnale.

Twitter censura Trump: media manipolati

Twitter censura ancora una volta Donald Trump. ‘Manipulated media’, la scritta comparsa sotto un tweet in cui il presidente ha postato una versione contraffatta di un video molto popolare sui social, virale fin dal 2019: quello di due bimbi, uno bianco e uno afroamericano, che corrono l’uno verso l’altro alla fine abbracciandosi. Nel video postato da Trump si vede invece il bimbo bianco inseguire quello nero e sotto la scritta: “bambino terrorizzato fugge da bambino razzista”.

Razzismo: il vice di Pompeo si dimette per protesta contro Trump

Il segretario di stato aggiunto Mary Elizabeth Taylor, uno dei vice del segretario di stato Usa Mike Pompeo, si è dimessa in segno di protesta contro la risposta dell’amministrazione Trump alle tensioni razziali esplose dopo la morte di George Floyd. Lo rende noto il Washington Post secondo cui la lettera di dimissioni inviata a Pompeo è un vero e proprio atto di accusa contro Donald Trump: “I commenti e le azioni del presidente a proposito delle ingiustizie razziali e verso gli afroamericani sono nettamente contro i miei valori e le mie convinzioni” scrive Taylor che ha 30 anni, è di origine afroamericana ed era stata confermata nel 2018.