New York: i poliziotti non perdonano il sindaco De Blasio

Non c’è pace per il sindaco di New York, Bill De Blasio. Ancora accesa la polemica tra i poliziotti e il sindaco nonostante l’invito del capo dlella polizia a smorzare i toni. Ma gli agenti non ci stanno e hanno voluto manifestare il loro disappunto.

L’accusa, quella di essersi schierato contro di loro nella tragedia che ha visto la morte del venditore ambulante Eric Garner, deceduto durante un controllo. Le parole pronunciate dal sindaco pesano ancora come macigni. De Blasio avrebbe consigliato al figlio di non fidarsi dei poliziotti; e proprio in quei giorni due di loro sono rimasti barbaramente uccisi per una folle vendetta.

Ai funerali dell’agente Ramos anche il picchetto d’onore ha contestato in silenzio De Blasio: schiene voltate solo tra le fila delle migliaia di uniformi blu che hanno partecipato alle esequie del collega.

Ma la rabbia dei poliziotti di New York ha investito anche Obama per la vicenda (l’ex) Attorney General Eric Holder. Gli agenti si sentono messi all’angolo da un governo che si è messo contro di loro e non li tutela.

Anche i numeri dei morti in servizio nel 2014 e diffusi dall’Fbi non sono confortanti: centoquindici, di cui almeno il 50% in una sparatoria: un numero molto superiore rispetto all’anno precedente, quando i poliziotti uccisi furono una settantina.

ll capo della Polizia di New York, Bill Bratton, durante un’apparizione in televisione ha detto senza mezzi termini che i poliziotti si sentono traditi da Obama e che il Presidente dovrebbe parlare con i rappresentati e toccare con mano la rabbia dei policemen. Nemmeno l’iniziativa di Obama di dotare di telecamere le uniformi dei poliziotti ha placato i toni, anzi proprio questa iniziativa è stata vista come un ulteriore “tradimento” da parte della Casa Bianca.

Per questo in tutto il Paese gli agenti continuano a protestare contro questa situazione, con delle marce intitolate “Sea of Blue”.