India: ricorre oggi la festività del Makar Sankranti

Anche quest’anno il 14 gennaio si celebra in India la festività nazionale del Makar Sankranti che nel settentrione del Paese inizia con l’immersione sacra nelle acque del Gange e con il tipico gesto devoto dell’offerta dell’acqua al sole. Questa solennità cara agli indù ricorre in occasione del primo raccolto dell’anno per ringraziare Dio e augurare prosperità e armonia per l’anno nuovo. Nel sud la festa prende il nome di Pongal dal riso dolce cucinato per l’occasione in segno di abbondanza e prevede la presenza di mucche e tori che vengono decorati e portati in processione.

La prima festa dell’anno del calendario della religione induista si svolge in occasione del passaggio del sole nella costellazione del Capricorno e vedrà come sempre una enorme folla di devoti immergersi ritualmente nelle acque limacciose del Gange che rimane per gli indù un fiume sacro perché personifica una divinità ed è quindi soggetto ad adorazione.

Per gli Indù c’è la convinzione che effettuando il bagno nel fiume (in particolare in talune occasioni) si possa ottenere il perdono dei peccati e un aiuto per raggiungere la salvezza. Le abluzioni mattutine e serali sono normalmente effettuate presso alcune strutture dedicate costituite da scalinate che terminano nel fiume. Molte persone compiono lunghi viaggi per immergere le ceneri dei loro familiari nelle acque del Gange; si crede che questa immersione possa far salire l’anima al cielo. Numerosi luoghi sacri indù si trovano lungo le sponde del fiume Gange. Si ritiene che bere l’acqua del corso d’acqua farà sì che dopo l’ultimo respiro l’anima salirà al cielo.