Trudeau: “Non è terrorismo”

La matrice dell'attacco di Toronto non è terroristica. Lo ha ribadito il premier canadese, Justin Trudeau. “Le indagini continuano ma è abbastanza chiaro che non c'è collegamento con la sicurezza nazionale” ha detto Trudeau in conferenza stampa a Ottawa. Il capo del governo ha avvertito che “ci vorrà tempo” per capire le ragioni alla base del gesto di Alek Minassian, arrestato dopo la strage costata la vita a 10 persone.

Ossessionato

Minassian viene descritto come un ragazzo solitario, problematico e ossessionato maniacalmente dalle stragi. Il killer di Toronto, nato in Canada ma di origine armena, è stato arrestato dalla polizia alle 13:52 ora locale, 26 minuti dopo la prima chiamata al 911 per allertare della carneficina. Il giovane abitava a Richmond Hill, un sobborgo a nord della città; e secondo il suo profilo sul sito di networking LinkedIn, studiava al Seneca College di North York, lo stesso quartiere in cui è avvenuta la strage.

Azione deliberata

Il capo della polizia di Toronto, Mark Saunders, ha finora evitato di fare ipotesi sul movente ma ha confermato che l'azione era “sicuramente deliberata“. Dai registri della polizia di Toronto non è emersa alcuna traccia, il che significa che Minassian non era gia' noto alla polizia. In un post di Facebook associato a una persona con lo stesso nome e la foto di Minassian sul profilo LinkedIn, c'è un omaggio “al “supremo gentiluomo Elliot Rodger“. Rodger è il 22enne californiano responsabile di un'aggressione mortale a Isla Vista, Calif., in cui morirono sei persone e una decina rimasero ferite. “Non sono sicuro che avesse qualche amico, molto molto vicino, almeno pubblicamente”, ha raccontato a Cbc news Ari Bluff, che era andato con lui alla Thornlea Secondary School di Thornhill, a nord di Toronto. “Non l'ho mai visto con un gruppo di amici. Tutte le volte che lo vedevamo nei corridoi, provavamo a parlargli o a dirgli ciao”.