TURCHIA, POST ELEZIONI: I NAZIONALISTI APRONO ALLA COALIZIONE CON ERDOGAN

Dopo che il terremoto curdo ha fatto crollare il sogno di un “impero”, il leader d Ankara inizia a valutare le prime possibili formazioni del governo. E’ a seguito dell’incontro a sorpresa con Deniz Bayka, ex segretario del partito repubblicano Chp, che Erdogan si è detto è detto aperto a qualsiasi soluzione per formare un governo stabile, compresa una coalizione senza il suo partito islamista per la Giustizia e lo Sviluppo (Akp).

Di fronte alla perdita della maggioranza assoluta e all’ingresso in forze dei filo-curdi dell’Hdp, per evitare un ritorno alle urne, l’unica chance è riuscire a definire il volto al nuovo esecutivo. Sarebbe stato proprio Erdogan, secondo quanto riferisce il quotidiano Hurriyet, a mandare un messaggio a Baykal annunciando di volerlo incontrare per parlare della possibilità di “lavori parlamentari”. Il 76enne ex leader del partito d’opposizione, dopo essersi confrontato con Kilicdaroglu, ha accettato l’invito, affermando che “tornare al voto sarebbe solo una perdita di tempo”.

Il primo step da affrontare per il Parlamento è quello di eleggere un presidente in via temporanea, in attesa che un incarico di governo venga conferito. In questo senso Baykal appare come uno dei papabili, nonostante lo scandalo a sfondo sessuale che lo ha coinvolto nel 2010, causandone le dimissioni e la seguente elezione di Kilicdaroglu. Baykal ha anche incassato un’apertura da parte del leader dei nazionalisti dell’Mhp, Devlet Bahceli.

Selattin Demirtas, segretario del partito filo curdo Hdp, ha ricordato il peso politico della loro vittoria e di una possibile coalizione con loro: “Si comportino in modo onesto e degno, sappiano che noi siamo in Parlamento perché lo ha deciso il popolo, verso questo siamo debitori e non abbiamo nessuna intenzione di deluderlo.”

Demirtas ha infine commentato l’attentato di Diyarbakir in cui hanno perso la vita 4 persone. Tra queste 3 vicine all’Hdp. “Faremo di tutto per scoprire chi sta giocando ad alimentare la tensione”. Demirtas ha sempre invitato i suoi alla calma e a non cedere a questo tipo di “sporche provocazioni”, assicurando che “farà di tutto affinché non scoppi una guerra civile”.