STRAGE AL TRIBUNALE DI MILANO, GIARDIELLO E’ PASSATO PER IL METAL DETECTOR

Claudio Giardiello, il 57enne che lo scorso 9 aprile ferì il nipote Davide Limongelli , uccise l’ex socio Giorgio Erba, l’avvocato Lorenzo Claris Appiani, ferì il commercialista Stefano Verna e infine uccise il giudice Ferdinando Ciampi nel Palazzo di Giustizia di Milano, sarebbe entrato da un ingresso sorvegliato. Ma sarebbe stato fatto passare nonostante fosse scattato l’allarme.

E’ l’ipotesi su cui sta lavorando la Procura di Brescia, riportata dal Corriere della Sera. L’autore della strage al Tribunale di Milano, non sarebbe passato da un ingresso secondario – sprovvisto di metal detector – ma avrebbe usato uno dei varchi principali, passando senza alcun problema i controlli.

Secondo la ricostruzione fatta dal Corriere della Sera, e in base alle immagini seppur di scarsa qualità di alcune immagini di videosorveglianza, si vedrebbe Giardiello in fila che aspetta il suo turno per superare il varco. La persona davanti a lui fa suonare l’allarme e tempestivamente la vigilanza interviene con gli scanner manuali. Poi sarebbe stato il turno di Giardiello, che dopo aver appoggiato una borsa sul nastro trasportatore entra nel metal detector. L’apparecchio si accende, ma le guardie non lo sottopongo a nessun ulteriore controllo, ma anzi sembrerebbero fargli cenno di avanzare.