REGIONALI CAMPANIA, E’ POLEMICA SUI CANDIDATI “IMPRESENTABILI”

Entra nel vivo la campagna elettorale per le Regionali campane. A tener banco è ancora la querelle sui candidati impresentabili. E sono due esponenti di spicco del centrodestra, Mara Carfagna (FI) e Maurizio Lupi (Ncd) ad accendere la miccia. La prima provocazione arriva dalla Carfagna che denuncia: “Nelle liste di Vincenzo De Luca c’è un condannato in primo grado per abusi sessuali su minori”. Il riferimento e’ al candidato del Psi Corrado Gabriele, condannato in primo grado quattro anni fa a una pena di 4 anni e 3 mesi per abusi sulle figlie della ex compagna. “Pur non rinunciando al garantismo, non si puo’ far finta di nulla. E’ grave che sia stato messo in lista”.

Immediata la replica di Gabriele: “Si vuole instaurare un clima di terrore sulla mia persona. Per fortuna ho un rapporto meraviglioso con i miei tre figli che sono cresciuti con me e che sanno bene chi e’ il loro papà. Anche le pietre a Napoli sanno che sono completamente estraneo alle circostanze, peraltro ridicole, che mi vengono imputate e proprio oggi sono ancor piu’ ansioso di poterlo dimostrare, dato che finalmente verra’ celebrato il processo d’appello”. Di qui la sfida: “Invito Mara ad un confronto pubblico per parlare di politica e di come nei prossimi cinque anni dovra’ essere governata la Regione”. La controreplica dell’ex ministro non è meno dura: “Non sfidi me Corrado Gabriele, più che altro faccia i conti con la sua coscienza. Spero per lui e le due bambine che le accuse risultino infondate, ma metterlo in lista è comunque gravissimo ed è uno schiaffo in faccia alle donne e ai minori vittime di abusi sessuali”.

Ma non solo Gabriele finisce nell’elenco delle candidature definite “Impresentabili: fa discutere anche il caso di Carlo Iannace, in lizza ad Avellino con ‘De Luca Presidente’, che oggi esprime “piena e totale fiducia nella magistratura” dopo che ieri pomeriggio l’accusa, nel processo in corso davanti al tribunale di Avellino, ne ha chiesto la condanna ad otto anni di reclusione per reati che vanno dal falso ideologico e materiale aggravati al peculato e alla truffa finalizzata ad ottenere erogazioni pubbliche. Al fuoco concentrico su De Luca partecipa anche un suo ex collega di governo, il capogruppo alla Camera di Ncd Maurizio Lupi: “Non si può lasciare la Campania in mano al capo degli impresentabili” dice arrivando a Napoli. “E io che ho avuto l’opportunità di conoscerlo (De Luca era viceministro delle Infrastrutture con Lupi ministro, ndr) dico che per lui vale lo slogan ‘Se lo conosci lo eviti'”.