TERRORISTI INDIANI IN VIAGGIO VERSO L’EUROPA CON UN FALSO PASSAPORTO

L’allarme arriva dal Nepal: quattro terroristi islamici indiani viaggiano da anni in Europa e in Asia con falsi passaporti del Paese, rilasciati da alcuni funzionari corrotti. Le autorità hanno identificato i combattenti in Sahanwaj Miya, Mohamad Ahamad Hussein Miya, Mohamad Fahad Ansari e Irshad Ansari, tutti inclusi nella lista nera degli uomini più ricercati dalla polizia indiana, per essere coinvolti in una serie di attacchi terroristici in India a partire dal 2008. A rivelare l’attività terroristica di alcuni combattenti appartenenti al gruppo islamico Indian Mujahedeen è stata un’idagine compiuta dalla polizia nepalese in collaborazione con quella indiana.

Secondo gli inquirenti, i terroristi sono riusciti a entrare in Nepal in modo illegale e là avrebbero corrotto dei funzionari per ottenere passaporti e cittadinanza falsi, e sembra che utilizzino questi documenti da almeno sei anni. Lo stesso ministro degli Interni del Paese ha ammesso questa situazione, ma ha anche sottolineato che “il governo si sta attivando per cancellare questi passaporti e monitorare tali attività terroristiche”. Il timore diffuso, però, è quello dell’esistenza di decine di situazioni analoghe. Secondo l’ex ministro degli interni Bhim Rawal, “l’amministrazione dovrebbe indagare ed eliminare in modo definitivo questi abusi”, evidenziando che i terroristi possono trarre vantaggio dall’instabilità politica, dalla povertà e dalla corruzione dilagante nel paese.

Le indagini hanno inoltre rivelato che i terroristi hanno svolto un periodo di esercitazioni in Pakistan, dove probabilmente ancora si trova uno dei quattro, Sahanwaj Miya. Gli altri tre starebbero invece per entrare in Europa per continuare le loro attività e guadagnare il sostegno da parte di altri gruppi islamici. L’indagine congiunta conferma un fenomeno in atto negli ultimi anni: i terroristi provano a utilizzare il Nepal per le loro attività criminali. Nel 2014, per esempio, la polizia indiana ha arrestato Tehseen Akhtar, 23 anni, un leade dei mujahideen che proveniva dalle zone al confine con il Paese.