“Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome”

pane

«Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano» «Panem nostrum cotidiānum da nobis cotidĭe»

Mercoledì 7 ottobre 2020 – XXVII settimana del tempo ordinario – Lc 11, 1-4

Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed
egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione».

Il commento di Massimiliano Zupi

«Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano»: è la prima delle tre richieste dell’oratĭo dominĭca. Le tre richieste rappresentano le tre cose necessarie per compiere questo nostro esodo − dalla terra al cielo, dallo smarrimento alla casa − durante l’esistenza terrena: il pane, per nutrirci e darci l’energia ogni giorno; il perdono, per rinascere continuamente, per essere permanentemente rigenerati; la tentazione, il rinnegamento di sé, la via della croce, da percorrere per entrare nel regno.

Nel testo originale, «quotidiano» è un termine che compare qui per la prima volta nella letteratura greca: epiúsion. La cosa interessante è che in latino è stato tradotto in modi molto diversi tra loro, sebbene tutti legittimi, perché epiúsion si presta a differenti interpretazioni: cotidiānum, «quotidiano»; upersubstantiālem, «sovrasostanziale»; necessarĭum, «necessario»; perpetŭum, «perpetuo»; venientem, «che viene, futuro»; crastĭnum, «di domani». Tutti questi vocaboli possono essere raggruppati in tre famiglie di significato.

«Pane quotidiano»: è l’Eucaristia che giorno per giorno ci sostiene e ci guida in una vita di piccoli gesti quotidiani d’amore (1 Re 19,5-8). «Pane sovrasostanziale»: è espressione filosofica per dire la presenza reale di Gesù, spirituale, eppure più concreta e reale di tutto ciò che ci circonda, presenza discreta che alimenta il fuoco d’amore nel nostro cuore ed illumina tutte le relazioni (1 Pt 3,4). «Pane del domani»: è il regno dei cieli, il banchetto celeste, il paradiso, che qui può essere sperimentato solo come anticipazione ed in modo imperfetto (1 Cor 13,12).

Sono tre pani che rappresentano tre aspetti e tre modi di vivere l’unico pane che è Gesù: privilegiando la dimensione etica, il primo; sottolineando quella mistica, il secondo; essendo proiettati in quella escatologica, il terzo. Tre aspetti rispecchiati rispettivamente nella spiritualità latina, greca e copta. Tre pani, ma un unico Pane; tre spiritualità, ma un unico Spirito; tre vie, ma un’unica mèta: vivere nell’amore del Padre nostro (Ef 4,2-6).