Hamas diffonde video di un ostaggio: “Morto per ferite dopo raid israeliano”

Un primo filmato di dieci secondi in cui il rapito, Nadav Popplewell, dichiarava le proprie generalità, e un secondo in cui si comunicava la sua morte

Foto di Danor Aharon da Pixabay

Due filmati rilasciati da Hamas a poche ore di distanza l’uno dall’altro, sulla sorte di un ostaggio israeliano rapito lo scorso 7 ottobre. Il primo in cui dichiarava le proprie generalità – Nadav Popplewell – chiuso con un punto interrogativo dopo pochi secondi, l’altro per annunciare che l’uomo era morto un mese prima per le ferite riportate dopo una raid israeliano. Oggi si terrà a Tel Aviv, capitale dello Stato di Israele, una dimostrazione dei famigliari degli ostaggi per chiedere la loro liberazione, alla vigilia della Giornata nazionale dei caduti.

Punto interrogativo

Hamas ha diffuso sul suo canale Telegram il video di un ostaggio israeliano. Si tratta di Nadav Popplewell di 51 anni, rapito nel kibbutz di Nirim il 7 ottobre insieme alla madre, Anna Perry, poi rilasciata. Il video di circa 10 secondi di Popplewell – in cui l’ostaggio dichiara le sue generalità – si interrompe quasi subito ed appare un punto interrogativo. E’ il terzo video di ostaggi diffuso da Hamas nel corso dell’ultimo mese.

Il secondo video

Hamas ha diffuso un nuovo video nel quale ha sostenuto che l’ostaggio Nadav Popplewell è “morto per le ferite riportate durante un raid israeliano” più di un mese fa. “Le sue condizioni – ha detto Abu Obeida, portavoce delle Brigate Qassam – sono deteriorate e non è stato possibile curarlo negli ospedali a causa delle distruzioni degli ospedali a Gaza da parte del nemico”. Poche ore fa Hamas aveva diffuso un brevissimo video di Popplewell – che è anche cittadino britannico – accompagnato da un punto interrogativo. In Israele di norma le immagini dei video non vengono riprodotte e definite di propaganda.

La protesta

Questa sera a Tel Aviv torneranno in piazza le famiglie degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas per chiedere un accordo per il loro rilascio. La protesta si incentrerà sui 38 rapiti dichiarati morti in prigionia a Gaza, visto che la manifestazione si svolgerà alla vigilia del Giorno nazionale dei caduti che si celebra in Israele a partire da domenica sera e che precede la Festa dell’Indipendenza nazionale. La dimostrazione – hanno spiegato le famiglie – intende onorare la memoria degli ostaggi uccisi da Hamas e i cui corpi sono trattenuti nella Striscia. Lo slogan scelto è “Riportate a casa i vivi e i morti”. Secondo i dati ufficiali annunciati in vista del Giorno dei caduti dallo scorso anno sono 1.594 gli israeliani, tra civili e soldati, uccisi in guerra o dal terrorismo: l’anno più mortale da 5 decenni. Tra gli oratori che interverranno – secondo gli organizzatori – ci sarà anche il filosofo francese Bernard-Henri Levy.

Fonte Ansa