Esame di Stato: la fase in cui si valorizza il percorso formativo e di crescita

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Da oggi l’esame di maturità entra nel vivo con lo svolgimento della prima prova scritta. Superata la fase dell’emergenza sanitaria da COVID, l’esame di Stato torna alla normalità secondo il quadro normativo ordinario. La commissione d’esame torna ad essere composta da un presidente esterno all’istituzione scolastica, da tre commissari interni e da tre esterni. Con decreto ministeriale sono state definite le discipline affidate ai membri esterni.

Lo svolgimento delle prove Invalsi di quinta superiore ­- svoltesi per l’italiano, la matematica e la lingua inglese dal 1° al 31 marzo 2023 – costituisce requisito di ammissione all’esame ma non c’è connessione fra i risultati e gli esiti dell’Esame di Stato. Gli studenti svolgeranno due prove scritte a carattere nazionale, decise cioè dal Ministero, e il colloquio orale. La prima prova dovrà accertare la padronanza della lingua italiana, la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica del candidato.

I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico e sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi.

La seconda prova riguarda invece una o più discipline che caratterizzano in modo specifico il singolo corso di studi. La novità è che quest’anno torna ad essere una prova nazionale mentre lo scorso anno – a causa del perdurare dell’emergenza pandemica – le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d’esame. Le discipline oggetto di questa seconda prova sono state definite con decreto ministeriale per tempo ovvero nei mesi scorsi, per consentirne la tempestiva conoscenza.

Solo per alcuni particolari indirizzi di studio è prevista una terza prova scritta ovvero per le sezioni ESABAC, ESABAC techno, per le sezioni con opzione internazionale, per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, per le scuole con lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli Venezia Giulia.

Il colloquio orale si svolgerà dopo gli scritti e riguarderà anche l’insegnamento trasversale dell’educazione civica. Si tratta di un colloquio in chiave multi e interdisciplinare: la commissione dovrà valutare sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente. Prenderà il via da uno spunto iniziale (ad es. un’immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla Commissione.

È questa la fase dell’Esame in cui si valorizza il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Nell’ambito del colloquio il candidato, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, esporrà anche l’esperienza maturata nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, i cosiddetti PCTO, svolta durante il percorso degli studi superiori.

In questa parte del colloquio lo studente – tenuto conto delle criticità determinate dall’emergenza pandemica – avrà modo di evidenziare il significato di tale esperienza anche in chiave orientativa ovvero collegarla con le proprie scelte future, sia che comportino la prosecuzione degli studi sia che prevedano l’inserimento nel mondo del lavoro. Il colloquio dell’Esame di Stato ha in sé una valenza orientativa: data la sua dimensione pluridisciplinare, intende mettere il candidato in condizione di approfondire le discipline a lui più congeniali. Per questo motivo, la commissione d’esame terrà conto delle informazioni inserite nel Curriculum dello studente: da qui emergono, infatti, le specifiche esperienze formative che lo studente ha svolto sia nella scuola che nei più vari contesti, anche non formali e informali.