Verso Lazio-Inter, sfida per l'Europa dei grandi

Tutto in una notte e sarà una notte da leoni. Anzi da Champions, perché Lazio-Inter di domani sera all'Olimpico vale l'ultimo biglietto per entrare nel poker italiano che si presenterà ai nastri di partenza della massima competizione europea del prossimo anno. Biancocelesti avanti di tre punti e con due risultati su tre a disposizone ma Inzaghi non si fida: “Non dobbiamo pensare all'atteggiamento che avrà l'Inter ma a quello che dovremo fare noi. Abbiamo il destino nelle nostre mani anche se avrei preferito evitare questa sfida all'ultima giornata. I ragazzi sanno bene quanto sia importante domani per il prestigio e per l'economia del club. Dovremo fare la partita giusta e sbagliare nulla perché affrontiamo una grandissima squadra. De Vrij? Se ne è parlato tanto, io mi sono limitato a osservarlo e non avevo dubbi. Sono sicuro che voglia lasciare un segno a questa società e al tempo stesso far capire all'Inter che per i prossimi cinque anni avrà un difensore di grande spessore. Dell'Inter temo i suoi calciatori, ha un grandissimo tecnico e sfidarlo è stimolante. Non mi piace pensare che noi lo meritiamo di più, so solo che questa partita può cambiare i connotati della stagione, a livello sportivo, economico. Entrambe giocheranno per vincere e di sicuro non faremo calcoli e andremo in campo per portare a casa i tre punti. E la Champions”.

Spalletti: “Chi dice che loro meritano di più?”

Dello stesso avviso Luciano Spalletti che si guarda intorno perché il confine tra gioia e fallimento è davvero sottile. E l'Inter arriverà ll'Olimpico per vincere, senza mezzi termini. “Loro hanno il vantaggio pratico di avere due risultati su tre ma abbiamo la partita davanti e l'obiettivo a portata di mano. Ho letto che qualcuno ritiene che lo meritino più loro ma da cosa si stabilisce? Dal gioco, dai pali? Chi lo dice non ha visto le partite oppure ha scarsa conoscenza di quanto accaduto, io ne trovo tantissime di partite in cui avremmo meritato di più. Ho sentito dire che meritano di più perché hanno tre punti di vantaggio, peccato ci sia l'ultima di campionato. Non è una gara di playoff. Loro hanno qualche gol in più ma possiamo guardare i numeri dei tanto amati pali delle prime quindici partite di campionato. Si diceva che avevamo fortuna, ne abbiamo colpiti 23 contro 10. Ora non si tirano più fuori i pali. Io dico che questi ragazzi sono riusciti a reagire a un momento di difficoltà importante e hanno piegato con la loro forza di volontà quel momento e si sono rimessi in carreggiata. Ho sentito dire anche che abbiamo buttato via l'occasione con il Sassuolo e che abbiamo avuto fortuna perché loro non hanno vinto ma è un discorso che non sta insieme. C'è poi un discorso di numeri sul meritare di arrivare qui oppure no. E' un'analisi più profonda. Io dico che i calciatori si sono meritati di essere qui perché ho visto come hanno lavorato e ho visto l'amore e l'attaccamento negli spogliatoi dopo la sconfitta di sabato. Non penso neppure possa essere la mia ultima partita su questa panchina. Mi trovo benissimo dentro l’Inter. L’importanza di questo momento, la voglia di determinare questo momento, di essere in questa posizione, in confronto la lunghezza del contratto è una barzelletta. E’ talmente bello che del mio contratto ne può fare quello che le pare. A me e ai miei calciatori, interessa solo una cosa, giocare questa partita come sappiano e vincerla. Punto”. Emozioni e nervi tesi per questi novanta minuti Champions, valgono una stagione. Che nessuno vuole fallire.

Roma, voglia di chiudere in bellezza

E mentre allo Stadium la Juve oggi pomeriggio ha festeggiato il settimo scudetto di fila e l'addio alla maglia bianconera di Gigi Buffon, domani, oltre al clou dell'Olimpico, ci attende un'altra giornata di fuoco. La Roma va al Mapei Stadium contro il Sassuolo, un ritorno al passato per Eusebio di Francesco che chiuderà la prima stagione in giallorosso in quella che è stata la casa che lo ha lanciato. Con l'emozione palpabile ma anche con la voglia di blindare il terzo posto: “Abbiamo fatto un grande campionato e una Champions straordinaria ma vogliamo chiudere nel migliore dei modi per tenerci stretto il terzo posto. Siamo cresciuti ma non basta. Deve essere un punto di partenza anche per affrontare quest'ultima gara. Dobbiamo avere sempre la massima attenzione sia in sede di mercato che nel preparare la stagione. Bisogna migliorare, ma la bellezza di aver visto entusiasmo devo dire che è una partenza importante. Alisson non sarà convocato per un fastidio muscolare e sono convinto resterà in giallorosso perché con lui vogliamo continuare a crescere”. Real avvisato.

Volata salvezza

In chiave Europa League quinto posto assicurato per una tra Lazio e Inter. Il sesto dovrebbe essere del Milan che a San Siro riceve la visita della Fiorentina. Rossoneri con più 1 sull'Atalanta cui basta un punto a Cagliari per brindare e forse anche meno qualora la Viola non sbancasse San Siro. Infine la lotta per la salvezza, col Crotone che sta peggio di tutti. Per salvarsi i calabresi dovrebbero passare al San Paolo contro il Napoli, visto che la Spal (in casa contro la Samp) e il Cagliari (alla Sardegna Arena contro l'Atalanta) possono andare a punti. Tutto legato alla partita di Napoli con gli azzurri ancora alle prese con la querelle Sarri ma intenzionati a salutare il loro pubblico con una vittoria. Tuttavia il Crotone non ha scelta. Con l'Udinese che ospita il Bologna e il Chievo che riceve il Benevento, i calabresi devono solo vincere e sperare che una tra Cagliari e Spal non faccia il pieno dei punti. Improbabile. Ma andiamocela a godere questa giornata, con gli ultimi verdetti da assegnare. Poi, fari puntati sull'Olimpico perché è lì che si decide il futuro europeo di Lazio e Inter.