Roma, poker al Chievo. E ora il Liverpool

La Roma riparte dall’ultimo quarto d’ora di Anfield Road, da quella reazione d’orgoglio che tiene accesa la fiammella della speranza di agguantare la finale di Champions. Riparte dai gol di Schick, Dzeko ed El Shaarawy, perché se la testa è inevitabilmente alla partita di mercoledì contro il Liverpool, prima c’è da sistemare la pratica Chievo, per consolidare il terzo posto nella volata finale che vale la qualificazione all’Europa che conta anche nella prossima stagione. E infatti mister Di Francesco adotta un turn over moderato: indisponibili Strootman e Perotti, restano in panchina, rispetto alla partita di martedì, Manolas, Florenzi e Under, dentro El Shaarawy, Pellegrini e Peres. Finisce 4 a 1, con la ciliegina del rigore (dubbio) parato da Alisson a Inglese che si consola nel finale segnando il gol della bandiera.

Nel primo anticipo della quart’ultima giornata i giallorossi non si fanno sorprendere dai veronesi di Maran che provano a spaventare l’Olimpico con un paio di incursioni di Castro e Inglese. Ma al primo vero affondo la Roma passa: Nainggolan lotta da gladiatore, ruba palla a Radovanovic e serve Schick che al centro anticipa la difesa clivense e insacca. Due minuti dopo la Roma potrebbe raddoppiare: punizione di Pellegrini Fazio di testa angola, Sorrentino è battuto ma la palla sbatte sul palo e il portiere in caduta allontana di piede. Al 14’ annullato un gol al Faraone: splendido tocco di tacco su assist di Kolarov ma El Shaarawy aveva un piede in off side. Al 28’ El Shaarawy ancora sfortunato colpisce l’ennesimo palo della stagione giallorossa con un delizioso tiro a giro. Il raddoppio arriva al 40’: Dzeko apre a sinistra per Kolarov e si getta in acrobazia sul cross del serbo mettendo alle spalle di Sorrentino.

La ripresa si apre con un salvataggio del portiere ospite su Dzeko poi Juan Jesus rischia l’autogol. All’11 la partita potrebbe prendere una piega pericolosa per i giallorossi: Fazio perde palla su Pucciarelli che mette al centro, Kolarov tocca la palla ma l’arbitro vede un fallo, assai dubbio, di Jesus su Inglese: espulsione e rigore che lo stesso Inglese batte dopo tre minuti di consultazione del pessimo Calvarese con l’addetto al Var. Alisson si supera e respinge il tiro dell’attaccante clivense. La Roma in dieci reagisce e dilaga. Prima segna El Shaarawy (partita sontuosa la sua) con un’azione personale iniziata nella propria metà campo, poi dopo poco più di un minuto Dzeko, servito da Nainggolan, sigla la doppietta personale con un delizioso tiro a giro di sinistro nell’angolino alla destra di Sorrentino. Il Faraone sfiora in un paio di occasioni il quinto gol poi nel finale c’è tempo per il gol della bandiera segnato con un colpo di testa da Inglese su calcio d’angolo .

Ora la Roma può pensare al Liverpool. Può sognare un’altra rimonta dopo quella con il Barcellona. Perché a una Roma grintosa e concentrata, in fondo, nulla è precluso